Elon Musk l’aveva detto: entro la fine del 2014 buona parte degli Europei vivrà a meno di 320 km da una stazione del Supercharger Network di Tesla Motors. Dopo le prime aperture in Norvegia, Paese comprensibilmente coccolato vista la sua predisposizione per l’acquisto di auto elettriche, la settimana scorsa si sono varcati anche i confini svizzeri.
È stata infatti inaugurata il 16 Dicembre la prima stazione del Supercharger Network Tesla, 50 km a nordest di Ginevra lungo l’autostrada A1, presso Lully.
Tesla intende ramificare la rete di ricarica ultrarapida dedicata alle sue Model S entro la fine dell’inverno non solo in Svizzera ma anche nelle limitrofe Germania (mercato sul quale Tesla punta molto) ed Austria.
Le berline elettriche Model S dispongono di autonomie da non meno di 300 km, con il picco dei 500 km erogati dalla batteria da 85 kWh di serie sul modello Performance: il Supercharger Network è una rete di stazioni riservate dove sono installate colonne di ricarica che lavorano in corrente continua a 120 kW. Sfruttando una connessione che bypassa i caricatori on-board dell’auto, il tempo di ricarica si riduce ulteriormente, arrivando a 40 minuti per l’80% di 500 km, 75 minuti per il 100%.
La rete di ricarica ultrarapida si è rivelata un asso nella manica di Tesla Motors negli Stati Uniti, dove l’azienda ha infrastrutturato per i suoi clienti alcune arterie di collegamento fra Stati, rendendo utilizzabili le sue berline elettriche: entro il 2014, come Elon Musk, CEO della società, ha dichiarato al Salone di Francoforte, gli abitanti di Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Germania, Svizzera, Austria e Danimarca avranno una rete con copertura nazionale del territorio.
Inghilterra e Svezia saranno coperte “solo” per il 90% della popolazione. Speriamo che prima o poi imbocchino anche la strada dell’Italia: se adesso infatti una Model S se la possono permettere in pochi, la terza generazione di auto elettriche del marchio è stata promessa in una fascia di prezzo media che ruota attorno ai 30,000 euro.
Andrea Lombardo
Fonte: Tesla Motors via GreenCarCongress
