Arco (TN) punta sulle rinnovabili e sulla mobilità elettrica

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È nota l’attenzione di Arco (TN) per le tematiche ambientali. Già da diversi anni, infatti, la città organizza a fine marzo una manifestazione denominata Arco Eco Day per sensibilizzare i suoi cittadini ad assumere comportamenti più consapevoli e rispettosi verso l’ambiente.

Ora l’amministrazione comunale è passata dalle parole ai fatti, dando vita ad un progetto ambizioso denominato Tespi&Ecomobility, che punta a diffondere l’idea dell’efficienza energetica legata alle fonti rinnovabili e a promuovere la mobilità alternativa.

Il progetto è suddiviso in due fasi distinte. La prima – curata dallo studio Krej Engineering di Ala e dallo studio Gt Engineering di Arco – prevede un innovativo impianto combinato per la produzione di energia elettrica e di energia termica da posizionarsi sulla copertura del centro di aggregazione giovanile a Prabi. Parte della corrente elettrica generata sarà immesse nella rete pubblica e verrà utilizzata per alimentare i consumi energetici del centro stesso e degli edifici nell’area circostante.

La seconda fase prevede la realizzazione di un sistema completo di mobilità alternativa costituito da mezzi elettrici, pensiline e colonnine di ricarica collegate alla rete pubblica, che verranno posizionate in corrispondenza dell’Ospedale civile – dove troverà posto pure una nuova edicola – nell’area di accesso al parcheggio ex Carmellini e nelle vicinanze dell’ufficio postale, del Casinò municipale, di Palazzo Panni e del parcheggio del foro Boario.

L’amministrazione comunale provvederà anche ad acquistare alcuni mezzi (un’auto, un paio di scooter e qualche bici) alimentati ad energia elettrica, per la cifra complessiva di circa 42 mila euro.

In previsione c’è anche una campagna di controllo e monitoraggio della durata di tre anni, a cura del dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Trento, che sarà finalizzata alla raccolta di dati tecnici con relazione conclusiva di sintesi dei risultati ottenuti.

 

Fonte: Gelocal Trentino