Auto elettriche range-extended: più efficienza dalla tecnologia piston-free

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Credit: DLR (CC-BY 3.0)

Il futuro dei range-extender, i motori a combustione che aumentano l’autonomia delle auto elettriche come la Opel Ampera, arriva dall’Istituto per i Concept Vehicle del Centro Aerospaziale Tedesco (DLR)ed è una nuova tecnologia basata sul pistone libero.

I propulsori delle auto elettriche extended-range derivano direttamente dai motori endotermici normalmente usati nell’industria automobilistica, rappresentandone una versione rimpicciolita che viene alloggiata nella vettura ed utilizzata solo quando è richiesto di percorrere lunghe distanze senza poter fare rifornimento di energia elettrica.

In realtà, a ben pensarci, la maggior parte degli spostamenti abituali che si compiono in auto coprono chilometraggi modesti per i quali l’autonomia in full-electric è più che sufficiente ma disporre di un aiuto pronto ad intervenire in caso di necessità fa comodo: come tutti i motori endotermici hanno però dei limiti legati alla loro efficienza energetica ed al rapporto dimensioni-peso.

La soluzione arriva dagli ingegneri tedeschi che hanno sviluppato questo nuovo tipo di motore, come si legge su Fox News nonchè sul sito stesso del DLR: due pistoni in linea sfruttano una singola camera di combustione e generano energia elettrica direttamente con il loro movimento tramite le molle ad aria alle quali sono fissati. Questo elimina il collegamento ad un albero di trasmissione e l’assenza di molte parti meccaniche fin’ora indispensabili consente di regolare le dimensioni della camera di combustione ed il suo rapporto di compressione in modo da lavorare con diversi tipi di combustibili, dal diesel al gas naturale all’idrogeno.

Anche il problema del peso di queste unità, che all’interno di un veicolo elettrico gioca un ruolo importante, è riducibile ad una sessantina di kg (per 40 cv di potenza), dicono i ricercatori tedeschi: non è da trascurarne anche il loro utilizzo montate in serie per ottenere potenze ancora maggiori.

Adesso iniziano i test per svilupparne una versione standard commercializzabile, il che vuol dire che prima di quattro o cinque anni non vedremo il Free Piston Linear Generator sulle auto elettriche.

È però una prospettiva interessante, che alzerebbe ancor più le prestazioni delle auto extended-range minimizzandone le già basse emissioni durante il funzionamento del range-extender.

D’altro canto, gli studi e le applicazioni sulla tecnologia dei motori piston-free sono iniziate nei primi anni ’90 del secolo scorso, quindi, se qualcosa di buono è stato fatto, sarebbe anche l’ora che trovi un’applicazione su larga scala.

 

[A.L.]

 

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