Basta auto inquinanti in Scozia: varato un piano per sostituire l’auto elettrica a quella tradizionale entro il 2050

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photo credit: Big Shoulders via photopin cc
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Spianare la strada all’auto elettrica, cominciando da subito: questo il piano del Governo Scozzese che ha ideato un programma per far abbandonare il petrolio in favore dei soli EV, con scadenza finale al 2050.

Assomiglia ad una sorta di ultimatum alla benzina quello che lo Scottish Government ha chiamato “Switched On Scotland: A Roadmap to Widespread Adoption of Plug-in Vehicles”, un progetto che prevede di investire 14 milioni di sterline inglesi (11,713,394.94 euro) in reti di ricarica pubbliche, kit per i privati ed agevolazioni economiche per chi guida un veicolo elettrico.

L’attacco al petrolio arriverà su più fronti ed è stato elaborato dal governo con la stretta collaborazione di organi competenti istituiti in precedenza, quali l’E-cosse e l’EV Strategic Board; gli obiettivi delle autorità scozzesi sono varie e comprendono il perseguimento di target anti-inquinamento ambiziosi come il rilancio dell’economia nazionale.

Cambiare la mentalità della gente per quel che riguarda gli spostamenti, quindi, ma anche trarre profitti per l’industria locale, ultimamente speranzosa nella finestra apertasi sulla green economy.

La Scozia intende quindi investire sulle energie rinnovabili (anche solo per contrasto con i mal sopportati vicini Inglesi, verrebbe da pensare) e vuole spingere al massimo il passaggio all’elettrico.

Switched On Scotland: A Roadmap to Widespread Adoption of Plug-in Vehicles è un programma articolato che è stato presentato dal Ministro dei Trasporti scozzese Keith Brown: le mosse principali contemplano la sostituzione di tutte le flotte pubbliche di veicoli con equivalenti a zero emissioni, l’installazione di punti di ricarica presso i parcheggi degli edifici pubblici, il potenziamento della rete di ricarica lungo le principali strade di collegamento nel Paese e la fornitura di kit gratuiti per la ricarica domestica ai proprietari di auto elettriche.

Questo pacchetto di iniziative si somma alla preesistente esenzione dal pagamento della road Tax per i veicoli elettrici: in ulteriore aggiunta, gli elettromobilisti pagheranno biglietti dimezzati sui traghetti scozzesi (da tempo ibridi, per altro) che operano i collegamenti con le isole di Mull e Bute.

Non c’è mai stato un momento migliore di questo per decidere di acquistare un’auto elettrica per i privati e le aziende scozzesi”, ha affermato il chairman della Electric Vehicle Association Scotland Adrian Loening. E, in un certo senso, il governo locale ha davvero colto nel segno, andando a colpire proprio quelli che sono i due punti deboli dell’eletromobilità: i prezzi e l’ansia da autonomia, offrendo detassazioni, incentivi sull’acquisto, sconti e finanziamenti per le colonnine di ricarica.

Adesso bisogna vedere se la leva economica davvero farà presa sugli oculati Scozzesi: in aggiunta si deve considerare che la strada delle energie rinnovabili e dell’indipendenza dai combustibili fossili è una bandiera fatta propria dai movimenti autonomisti, i quali intravedono in essa una speranza di distacco dallo United Kingdom.

Il Governo della Scozia sta, in ogni caso, perseguendo la scelta dell’elettrico in modo deciso. L’istituzione di siti web che spiegano alle persone quali benefici si traggano dalla guida in elettrico ne sono una prova (per altro imitabile anche dalle nostre amministrazioni): Transport Scotland ed Energy Saving Trust Scotland hanno recentemente anche lanciato uno strumento interattivo che permette a privati ed aziende di mettersi in contatto con possessori di auto elettriche in modo da poterne condividere l’esperienza.

Un sistema immediato e spontaneo per far crescere la notorietà degli EV e permettere ai cittadini di sfatare le proprie paure in merito: allo stesso modo sono agevolati i test drive nelle concessionarie.

Anche la roadmap d’assalto di cui stiamo parlando è chiaramente spiegata sui siti del governo, il quale, idea che stranamente dalle nostre parti pare inattuabile, mette a disposizione una mappatura nazionale dei punti di ricarica pubblici per veicoli elettrici.

 

 

Andrea Lombardo

Fonti: SustainableReview, EnergySavingTrust, GreenerScotland, TransportScotland