Beijing presenta il primo circuito della Formula E

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Il Parco Olimpico di Beijing
Il circuito dell'E-GP di Beijing
Il circuito dell’E-GP di Beijing

Quando fra sei mesi le monoposto della Formula E prenderanno posto sulla griglia di partenza del primo E-GP della storia, il cielo sopra le loro teste sarà quello di Beijing, in Cina. Sabato 13 settembre 2014 sarà infatti la prima mondiale per il nuovo campionato FIA per monoposto elettriche, il cui tracciato è stato svelato dagli organizzatori giusto questa settimana.

Il Parco Olimpico che ha accolto le manifestazioni sportive del 2008 sarà al centro di questo circuito, progettato per snodarsi lungo le strade normalmente aperte al traffico che lo attraversano: la firma del progetto è di Rodrigo Nunes, che lo ha sviluppato in cooperazione con la FIA, la Formula E, la Republic Of China Motor Sport Federation (FASC), il Comitato del Parco Olimpico, l’autorità municipale di Beijing ed il Team China Racing che ospita l’evento.

Naturalmente il tutto è avvenuto sotto la supervisione del Governo centrale cinese: la Formula E è infatti un evento che segna un’apertura notevole per il Paese asiatico, interessato sia ai ritorni economici che a quelli di immagine.

Primo di 10 E-Gran Prix, il circuito di Beijing avrà come fondale le iconiche architetture dei due stadi rappresentativi delle Olimpiadi 2008, il “Bird’s Nest” o “nido” che ha ospitato la fiamma di Olimpia e l’altrettanto spettacolare stadio del nuoto, il Beijing National Aquatics Centre.

Otto rettilinei di cui due principali e 20 curve, chicanes comprese, si offriranno ai piloti dei team in gara: Lucas di Grassi, collaudatore della Spark-Renault sviluppata per i team di Formula E ed adesso pilota della scuderia Audi Sport ABT, lo ha definito divertente ed al contempo difficile.

In particolare, non sarà facile fare immediatamente proprie le caratteristiche della pista e tantomeno capire come sfruttare le zone migliori per i sorpassi: la particolare pit lane a forma di “U”, studiata per offrire agli spettatori un punto di vista unico, richiederà poi un minimo di pratica in più per i piloti.

Di sicuro, un grande ruolo sarà giocato dalla frenata rigenerativa, che di Grassi indica come fondamentale per stabilizzare le vetture su di un percorso del genere.

I piloti, due per team, non avranno poi molto tempo per acclimatarsi: per evitare di congestionare le città che ospitano i circuiti, tutti urbani come lo storico GP di Montecarlo, prove, qualifiche e gara si terranno nell’arco della stessa giornata.

Gli E-GP, il cui calendario è stato pubblicato alcuni mesi fa, dureranno 60 minuti e si svolgeranno sempre di sabato: al loro termine, in ogni città si terrà un concerto con ospiti internazionali, altra attrazione pensata per promuovere la manifestazione.

Il campionato di Formula E, patrocinato dalla FIA, nasce per portare sotto ai riflettori la realtà dello stato dell’arte dei veicoli elettrici, sempre più presente protagonisti nel motorsport ma ai quali la Federazione Internazionale vuole dare una visibilità senza precedenti: con un tour in 10 delle più conosciute città di Europa, Asia, nord e sud America la Formula E spera di provocare un’ondata di fiducia nei confronti dei motori elettrici che le analisi di mercato hanno già stimato in diversi milioni di euro di ritorno commerciale.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Formula E