BEOND: l’innovazione “green” parla italiano

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BeonD - Screenshot from beond.net
BeonD - Screenshot from beond.net
BeonD – Screenshot from beond.net

Si chiama BeonD, acronimo di “Be On Drive”, ma parla e pensa italiano essendo uno spin off del Politecnico di Torino e, in un territorio un tempo fortemente segnato dall’industria dell’automotive, fa ricerca ed innovazione sull’auto ecologica puntando sulle alte competenze ancora presenti.

BeonD infatti si occupa di progettare, con obiettivi di tempi e costi competitivi, soprattutto “light urban electric vehicle”, i cosiddetti quadricicli, ritenuti ideali per la mobilità cittadina che meglio possono rispondere alla domanda: “Perché muoversi in città con 1.500 kg di veicolo, o più, per spostare solo noi stessi ?

Così è nato lo sviluppo di XAM 2.0, quadriciclo elettrico biposto, già insignito del Design Award, che si propone come collettore delle più avanzate tecnologie. Il veicolo inoltre persegue particolari traguardi di autonomia grazie alla applicazione del range extender che ne eleverà il raggio d’azione a circa 400 km rendendolo idoneo per una molteplicità di impieghi e percorsi anche extra urbani, non solo come mezzo di mobilità individuale ma anche per car sharing e noleggio, consegne nell’ultimo miglio, flotte aziendali.

I ricercatori di BeonD inoltre sono molto attivi nella sperimentazione di materiali innovativi leggeri come i composit riciclabili in fibra naturale e rocciosa finalizzati a ridurre il peso di carrozzeria e telaio del veicolo per migliorarne ulteriormente i consumi.

Da sottolineare infine che BeonD spinge la sua operatività sino alla realizzazione di prototipi funzionanti industrializzabili offrendo tutto il supporto tecnico alle aziende interessate e fornendo un “pacchetto” prodotto/processo, nel pieno spirito di un reale trasferimento tecnologico dall’università alle aziende.

 

 

 

Fonte: BeonD