Brasile, l’auto elettrica batterà i biocarburanti entro il 2020

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photo credit: Robert Blackie via photopin cc
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Il Brasile ci sta pensando: passare dall’etanolo all’ibrido-elettrico ed alle emissioni zero.

Il mercato dei veicoli elettrici brasiliano è in una fase embrionale ma l’indirizzo del governo sembra aver tolto la priorità all’etanolo in favore di quest’ultimo: un’analisi di Frost&Sullivan prevede che le azioni programmate sulle reti di ricarica e la costituzione di legislazioni ad hoc porteranno gli EV ad un boom carioca.

La Strategic Analysisi Of Brazil Electric Vehicle Market rileva nel corretto posizionamento del prodotto la mossa che consentirà all’industria locale dell’auto di compiere il salto verso l’elettrico, indicando car sharing e flotte aziendali (un po’ come in Europa) le vie più prolifiche per spingere all’acquisto di veicoli elettrici.

Con l’introduzione prevista in Brasile di 35 modelli di EV nei prossimi anni, entro il 2020 il numero di questi ultimi dovrebbe salire sino a 80,877 unità nel 2020, arrivando, assieme ad ibridi plug-in ed elettrici range extended al 70% di share del mercato.

Mancano ancora dei passaggi normativi fondamentali ma la seconda fase del programma Innovar-Auto prevede già incentivi per costruttori e compratori di auto a trazione elettrica, mentre allo stesso tempo la sperimentazione sulle reti di ricarica dovrebbe estendersi dalle attuali Sao Paulo e Rio de Janeiro alle regioni di Pernambuco, Sergipe e Cearà.

Quella che i Brasiliani devono vincere è la preferenza consolidata per le auto flex-fuel (o bi-fuel), con lo svantaggio di patire l’assenza di centri tecnologici che si occupino di sviluppare batterie per EV. Secondo Frost& Sullivan sono inevitabili partnership con società straniere ma questo aspetto costituirebbe una buona opportunità di crescita per quelle locali.

Come accaduto dovunque, il primo problema per il pubblico sta invece nel prezzo delle auto elettriche, troppo alto: le agevolazioni fiscali previste dovrebbero ridurre però i costi per i produttori e quindi anche i prezzi al pubblico, con un calo nei prossimi 7 anni che gli analisti di Frost&Sullivan vedono plausibile intorno al 25-40% per gli EV e del 25-37% per i PHEV.

La chiave di un iniziale successo sarebbe rappresentata da quella fascia di vetture collocabili fra i 40,000 ed i 65,000 dollari, offerte tramite varie opzioni di acquisto o noleggio. L’analisi non esclude nemmeno che nuovi marchi che si introducano sul mercato in questa fase iniziale possano costruirsi le basi per un futuro da protagonisti.

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Frost&Sullivan via AutoblogGreen

 

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