Colonnine di ricarica pubblica a Genova: ci sono? Funzionano?

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Fiumara Via Pacinotti 14 febbraio 2013

Abbiamo deciso di scegliere 5 dei 12 siti scelti per le installazioni e di andare a vedere come procedono: dopo la Stazione FS di Brignole, abbiamo visitato altri due siti nel centro cittadino che si trovano in prossimità di zone strategiche o comunque facili mete per il parcheggio come Piazza Paolo da Novi, nelle vicinanze degli uffici dell’anagrafe, e Via Volta, presso l’ospedale Galliera. Ci siamo poi diretti verso il medio ponente cittadino cercando i punti di ricarica presso i complessi del Matitone e del WTC, collegati dalla strada di scorrimento Via di Francia, e del polo commerciale della Fiumara.

Prima di tutto una considerazione: su alcuni motori di ricerca per stazioni di ricarica sono segnalate come “pianificate” ma non ancora attive, mentre sul database di Hera/Enel sono date come già in servizio. Come vedremo dalla nostra ricerca a campione, la verità sta nel mezzo.

 

Qualche mese fa, nel dicembre 2012, il Comune di Genova, come “rimbalzato” anche in rete (basta digitare “colonnine ricarica genova” su un motore di ricerca), scelse i primi siti in cui installare le colonnine di ricarica pubblica per auto, bici e moto elettriche fornite da Enel Distribuzione.

L’operazione è inserita nel progetto Genova Smart City – ricordiamo che il capoluogo ligure ha superato nel 2011 le prime fasi di selezione per accedere ai finanziamenti europei destinati alle prime 30 Smart City dell’Unione – e prevede la messa a terra di 12 colonnine di ricarica rapida di Enel più altre 4 che serviranno gli utenti di Genova Car Sharing, società che in questo modo intende accedere ai contributi statali per l’acquisto di auto elettriche riservati ai progetti di mobilità sostenibile comunali.

Genova si è messa in gioco per divenire una Smart City e presenta diverse realtà attive sul suo territorio come EcoMission, azienda produttrice di scooter elettrici che dalla Cina ha importato una catena di montaggio per completare l’assemblaggio dei suoi mezzi proprio nella città ligure (eravamo presenti all’inaugurazione e trovate un articolo a proposito sul nostro numero di febbraio 2013, sfogliabile on-line).

Ma le colonnine ci sono? Siamo andati a vedere.

 

I siti prescelti dal comune erano questi:

• Piccapietra – Centro Città: Via Ettore Vernazza

• Matitone – WTC: Via di Francia

• Regione Liguria – Centro Storico: Via Ceccardi

• Centro Città: Via Brigate Liguria

• Stazione FS Genova Principe: Piazza Acquaverde

• Stazione FS Genova Brignole: Piazza Verdi

• Palazzo Ducale – Centro Storico: Piazza Matteotti

• Centro città: Piazza Marsala

• Comune di Genova – C.so Buenos Aires: Piazza Paolo da Novi

• Sestri: Piazza Fausto Coppi

• Polo Fiumara: Via Pacinotti

• Ospedale Galliera: Via Volta

 

Mettendoci nei panni di un qualsiasi potenziale utente ci siamo chiesti: come fare a sapere dove parcheggiare nel centro città potendo ricaricare l’auto o lo scooter elettrici?

Per prima cosa, consultiamo internet: alcuni motori di ricerca per stazioni di ricarica segnalano quelle prima elencate come “pianificatema non ancora attive, mentre altri le danno come già in servizio. Pensando che probabilmente la verità stia nel mezzo, ossia che le installazioni siano in corso d’opera, usciamo in strada e andiamo a vedere se ne troviamo qualcuna funzionante.

 

Iniziamo dalla strategica Stazione FS di Brignole.

L’indicazione recita “Piazza Verdi”, che corrisponde ad un’area antistante la stazione ferroviaria piuttosto ampia: escludendo i parcheggi per taxi e le pensiline per le numerose linee degli autobus, ci dirigiamo verso la zona più logica, vale a dire il (piccolo) parcheggio a pagamento sul fianco della stazione dove si imbocca il tunnel pedonale diretto a Borgo Incrociati.

Avendone già viste, cerchiamo la colonnina Enel pensando di non faticare a riconoscerla: è abbastanza in vista e la identifichiamo.

Vicina ad un parchimetro, è a metà tra una rastrelliera per scooter ed il primo di una serie di parcheggi blu, a pagamento.

È attiva, quindi se avessimo la nostra auto o scooter da caricare, potremmo farlo. C’è solo un problema: l’unico posto auto adiacente è a pagamento e, ovviamente, è occupato (non da un EV); anche tra gli scooter, sperare di trovare un posto agevole per collegarsi è un terno al lotto. Fermarsi davanti alla colonnina è impossibile, si intralcerebbe il passaggio nel già angusto parcheggio.

Diciamo che, per esserci, la stazione c’è ed è anche attiva, ma allo stato attuale delle cose servirsene è praticamente impossibile: come minimo, pensiamo che almeno il parcheggio ad essa adiacente dovrebbe essere esplicitamente riservato a veicoli elettrici, altrimenti sperare di trovarlo libero quando se ne ha bisogno diventa utopia (vedere galleria fotografica a fine articolo).

 

 

Piazza Paolo da Novi.

Ci spostiamo in Corso Buenos Aires, centrale via che porta al levante cittadino, e ci infiliamo in Piazza Paolo da Novi: siamo dietro a Corso Torino, dove si trovano gli uffici comunali dell’anagrafe, tra gli altri. Si tratta di una piazza alberata con un isolotto pedonale nel mezzo: ogni perimetro è costellato di parcheggi a pagamento e pur conoscendo l’aspetto della colonnina facciamo fatica a scorgerla.

Ci mettiamo a percorrere tutti i marciapiedi della piazza e dei controviali che la circondano: solo così la vediamo. Come a Brignole non è indicata da alcun cartello ed è posizionata in modo da servire un solo parcheggio malgrado la geografia del luogo, scegliendo una posizione leggermente spostata, avrebbe potuto consentirle di essere raggiungibile da almeno tre posti auto; ma, soprattutto, è di nuovo circondata da parcheggi a pagamento che non indicano in alcun modo una preferenzialità per gli EV.

Però è regolarmente attiva.

 

 

Via Volta, Pronto Soccorso Ospedale Galliera.

Proveniendo dal Ponte Monumentale, ossia Corso Podestà, percorriamo il marciapiede che si affaccia sui palazzi del centro città sottostante: per chi conosce Genova sa che è una zona discretamente panoramica. Arriviamo davanti al pronto soccorso del Galliera, secondo ospedale per grandezza della città, il più antico ed il più centrale: la colonnina si trova quasi 

di fronte, giusto qualche metro più in là.

Questa colonnina, almeno quando ci siamo passati noi, in due giorni diversi, era spenta: è posizionata in adiacenza a due dei tanti parcheggi in linea lungo il marciapiede di Via Volta, anche in questo caso con strisce blu, ergo, a pagamento. E sempre nessuna segnaletica verticale o orizzontale.

 

Via di Francia: Matitone e WTC

Saltando a San Benigno, medio ponente di Genova, riprendiamo la nostra battuta di caccia tra il grattacielo del Matitone, sede di uffici comunali e amministrativi della polizia municipale, ed il complesso del World Trade Center: Via di Francia, che li collega, è uno stradone a più corsie con file di parcheggi sia tra i due sensi di marcia, a centro strada, che sui margini. La distanza tra i due complessi è di un chilometro abbondante e senza indicazioni più precise – un cartello che si faccia notare sovrastando l’accatastamento di auto parcheggiate ovunque non sarebbe male – è quasi impossibile trovare la colonnina: pur sapendola riconoscere bene, alla fine rinunciamo. Dopo aver percorso i vari marciapiedi almeno una volta, non ci siamo accaniti nella ricerca per un motivo: se di un servizio agli ecomobilisti si tratta, dovrebbe essere facilmente individuabile passando in auto. In una zona di scorrimento come questa, poi, non è possibile pensare di costeggiare a passo d’uomo ogni bordo strada per scorgere il punto di ricarica.

Tra le altre cose, noi eravamo a piedi, per cui sicuramente il nostro occhio ha avuto un tempo ben superiore a quello che hanno un automobilista o un motociclista impegnati nella guida.

 

Polo Fiumara, Via Pacinotti.

Questa volta la colonnina, pur senza segnaletiche varie, è facile da vedere, proprio all’inizio della fila di parcheggi che si trova di fianco all’ingresso del complesso commerciale.

E’ accesa ma, naturalmente, nessun utente elettrico riuscirebbe, anche qui, ad usufruirne se non grazie ad un colpo di fortuna: l’assedio delle auto parcheggiate è costante. Unica novità, le strisce a terra non sono blu, bensì bianche: un po’ cancellate a dire il vero ma non a pagamento.

 

In conclusione

La nostra “caccia al tesoro” è senz’altro incompleta, avendo visitato soltanto cinque siti su dodici e possiamo inoltre pensare che l’operazione del Comune di Genova non sia ancora stata del tutto completata.

Questo spiegherebbe l’assenza di alcuni criteri di utilizzo fondamentali per la riuscita di quello che è un servizio ad un gruppo, per ora ristretto, di cittadini che sono semplicemente precursori delle scelte comunque sposate dalla stessa amministrazione pubblica.

Comprensibilmente ci aspettiamo che siano, infatti, approntate delle segnaletiche verticali come orizzontali: altrimenti rintracciare il punto di ricarica è veramente impresa ardua e, se almeno un posto auto per colonnina non è espressamente riservato alla rotazione tra EV, pensare di ricaricare è davvero difficile.

Si può capire che si voglia evitare che il proprietario di un veicolo elettrico a sua volta lo scambi per un parcheggio riservato ma a tal proposito basterebbe regolamentare la sosta in base a dei tempi di ricarica “standard”: si sa che le colonnine Enel forniscono la ricarica pari all’80% dell’autonomia in circa 30 minuti ed allo stesso modo si potrebbero stabilire dei tempi di sosta medi per ricariche complete o parziali.

Inoltre, pur rimanendo comunque più economico che fare benzina o gasolio, dover pagare anche la sosta assieme alla ricarica, ora come ora, sembra un po’ disincentivante: distinguere chi vuole parcheggiare da chi deve ricaricare ci pare una cosa che dovrebbe essere scontata.

 

Torneremo sui siti delle installazioni prossimamente, sicuri che la situazione, una volta entrata pienamente a regime, sarà anche stata migliorata.

Chi avesse segnalazioni in merito o di situazioni analoghe in altri Comuni d’Italia è invitato a scriverci: pubblicheremo i commenti pertinenti per dare una voce a tutti quegli utenti o potenziali tali che sono in cerca di informazioni sulla realtà delle reti di ricarica per veicoli elettrici.

 

[A.L.]

 

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