Connected Car: una realtà in movimento

di Gianni Lombardo
2273
Fonte: GfK- Connected Cars Study 2015

Qual’è il reale interesse del pubblico per le Connected Car, quelle auto cioè dotate di un equipaggiamento tecnologico in grado di consentire una interazione attiva del guidatore e del mondo esterno con la vettura? Lo rivelano, non senza qualche sorpresa, i dati emersi da una ricerca condotta da GfK in sei paesi: USA, UK, Germania, Russia, Brasile, Cina a cui si aggiungerà presto l’Italia.

Il pensiero che un auto, oltre a essere utilizzata per muoversi, quindi spostarsi garantendo determinati livelli di comfort e prestazioni, possa anche offrire una gamma di servizi finalizzati a migliorare il nostro stile di vita, interagendo con noi e con il mondo che ci circonda, è un concetto per molti versi ancora astratto. Questa la prima sensazione che si ricava scorrendo i risultati divulgati relativi al GfK Connected Cars Study 2015, basato su 5800 interviste effettuate a consumatori di diverse classi d’età e condizione sociale.

Numerose sono le indicazioni che si possono cogliere relative alle aree di maggior interesse per i potenziali acquirenti di auto nei prossimi anni e che sono meritevoli di attenzione e sviluppo da parte dei costruttori anche in considerazione della necessità di suscitare un maggior coinvolgimento della cosiddetta Generazione Y (persone fino a 34 anni d’età), attualmente poco attiva negli acquisti di auto ma fortemente attratta da ogni novità e dispositivo tecnologico.

L’indagine individua inoltre un particolare segmento detto LEC (Leading Edge Consumers) costituito da persone appassionate sia d’auto che di tecnologia, precursori e anticipatori negli acquisti, in grado di influenzare con le loro scelte i comportamenti di altri potenziali acquirenti. Essi costituiscono una grande opportunità per le prime vendite di connected cars e la maniera di indicare al mercato una scelta da replicare in modo da renderla popolare.

 

Le aree oggetto di indagine

La ricerca ha valutato l’interesse degli intervistati per sette concetti di “tecnologia connessa” che sono stati così definiti:

  1. Intrattenimento: la possibilità di disporre di un auto munita di dispositivi che conoscono le preferenze del proprietario in campo musicale, lettura di libri, visione di film, video giochi e ne consenta la fruizione, per esempio, mediante l’utilizzo di un touch screen e cuffie integrate.
  2. Autonomous Driving: si configura come l’auto elettrica che si guida da sola che sta calamitando l’interesse di aziende come Google, Tesla, Apple tutte, o quasi, neofite nel settore tradizionale dell’automotive, ma anche di altre tra cui Nissan, fortemente impegnate a portare avanti una vera e proprio rivoluzione sul piano delle tecnologie intelligenti.
  3. Tracciamento dati: definisce l’opportunità che l’auto rilevi e immagazzini una serie di dati quali modalità d’uso, stile di guida, consumi di carburante per ottimizzarne l’impiego ed eseguire analisi di diagnostica preventive segnalando la necessità di eventuali interventi d’officina con il preventivo dei relativi costi.
  4. Massima Sicurezza: realizzata attraverso l’ausilio di dispositivi di controllo della guida, sensori dello stato d’attenzione del guidatore, fotocamere integrate per facilitare i sorpassi, frenata d’emergenza, ecc. Ad essi si aggiunge la capacità dell’auto di parcheggiare da sola e la connettività con le altre vetture in modo da scambiare informazioni sullo stato del traffico, esistenza di eventuali pericoli o incidenti.
  5. Life Manager: con ciò intendendo la possibilità di connessione dell’auto con altri dispositivi domestici per facilitare la soluzione di problemi quotidiani quale per esempio l’accensione del riscaldamento nell’imminenza del ritorno a casa o la necessità di acquistare alcuni generi alimentari esauriti nel frigorifero.
  6. Vettura elettrica autosufficiente: definita come un auto particolarmente leggera che utilizza la trazione elettrica e si prefigge il minor consumo energetico possibile. Per ciò integra pannelli solari e analizza lo stato di guida del conducente per formulare consigli e indicazioni.
  7. Soluzione di mobilità: ipotizza una applicazione che prende totalmente in carico la responsabilità del viaggio e delle sue modalità di esecuzione, scegliendo la migliore soluzione di trasporto (noleggio auto, treno, mezzi pubblici) per raggiungere la meta nel modo più efficiente possibile.

 

Una prima sintesi dei risultati

L’area concettuale risultata di maggior interesse, a livello generale, sommando i sei mercati oggetto di indagine, è quella della Massima Sicurezza (87%) che è la più apprezzata anche dal segmento dei LEC dove raccoglie addirittura il 96% dei consensi.

Interessante notare come in quest’area le soluzioni di connettività più richieste siano la frenata d’emergenza, i sistemi di prevenzione incidenti, la trasmissione dati per le chiamate di soccorso, l’auto parcheggio della vettura. Anche il campione degli utenti più giovani, la cosiddetta Generazione Y, non sembra discostarsi grandemente nelle sue preferenze da quello generale dei consumatori intervistati.

Fonte: GfK- Connected Cars Study 2015
Fonte: GfK- Connected Cars Study 2015

In seconda posizione sia per i Consumatori in generale che per i precursori, come possono definirsi i LEC, è l’interesse per i dispositivi di Tracciamento dei Dati, con livelli di preferenza rispettivamente del 79% e del 91%, a conferma anche della sensibilità della clientela verso la disponibilità di un sistema di diagnostica efficace.

Fonte: GfK- Connected Cars Study 2015
Fonte: GfK- Connected Cars Study 2015

 

Più sensibili le differenze che si riscontrano nelle successive indicazioni di preferenza per le altre aree concettuali fornite dai LEC rispetto ai Consumatori in generale. Infatti mentre per questi ultimi a occupare la terza posizione è il concetto di Vettura Elettrica autosufficiente (73%), per i LEC prevale il concetto di Intrattenimento (90%), anche se il mezzo elettrico si attesta su un 84% di gradimento. Nell’ambito dell’intrattenimento prevalgono, tra le altre, le funzioni di riconoscimento vocale, la connessione a internet, la possibilità di ricercare e ottenere informazioni dettagliate sui posti che si stanno visitando.

I minori consensi, sempre in base a i risultati dell’indagine, sono riscossi dal concetto di auto che si guida da sola (Autonomous Driving), Soluzione di Mobilità e Life Manager.

 

La propensione d’acquisto

Non poche le sorprese che la ricerca evidenzia quando si passa dal semplice appeal alla propensione d’acquisto.

La Massima Sicurezza rimane ancora il concetto preferito ma perde ben 22 punti percentuali attestandosi al 65% di gradimento tra i Consumatori in generale, seguita dal Tracciamento dati che scende anch’esso sino al 53%, mentre in terza e quarta posizione si collocano l’area dell’Intrattenimento con il 42% e Life Manager con il 38%.

A tale proposito gli analisti di GfK rilevano che i concetti classificati ai primi posti (Sicurezza, Tracciamento Dati, Intrattenimento e Life Manager) rappresentano stati emotivi che si pongono in sintonia con le sensazioni espresse dai consumatori durante l’esperienza di guida, e che si identificano con la necessità di libertà, rilassatezza, tranquillità.

Per contro il concetto che risulta maggiormente penalizzato nell’indagine è quello della Autonomous Driving che sembra suscitare emozioni negative di ansietà, impotenza, timore, come evidenziato nel grafico sottostante riferito ai LEC

Fonte: GfK- Connected Cars Study 2015
Fonte: GfK- Connected Cars Study 2015