Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, come ogni anno ha diffuso i dati 2015 relativi alla vendita e produzione di biciclette sul territorio nazionale. Dalla loro lettura emerge che, in un mercato della bici complessivamente in leggera flessione (-2,47%) rispetto all’anno precedente, la bici a pedalata assistita registra per contro un ottimo incremento del 9,8%.

Ciò porta le vendite sul nostro mercato di bici equipaggiate con motore ausiliario elettrico, conforme alle normative europee, a quota 56.189 unità e, dato ancora più importante, evidenzia il sostanziale raddoppio sia di produzione che di esportazione, quasi a smentire la dipendenza che aveva caratterizzato il settore dal prodotto d’importazione in buona parte di origine orientale.

Nel dettaglio la produzione è passata da 8.720 unità del 2014 alle 16.600 del 2015 mentre l’export ha fatto segnare un +166,9% che attesta l’alto livello qualitativo raggiunto dal prodotto italiano in grado di competere anche su mercati più sofisticati ed esigenti come quelli del nord Europa.

Il comunicato di ANCMA sottolinea anche come il settore sia stato vivacizzato dall’ingresso di nuovi player provenienti sia dal mondo motociclistico che da settori non tradizionali rappresentati, ad esempio, dalla componentistica per elettrodomestici che hanno intrapreso la produzione di kit di elettrificazione o addirittura di bici elettriche complete.

Per quanto lusinghieri i risultati italiani, occorre sottolineare come il nostro mercato abbia ancora potenzialità del tutto inespresse e, sotto molti aspetti, ancora sottovalutate se paragonate con quanto i diversi mercati europei stanno da anni ormai esprimendo.

A conferma di ciò bastano pochi ma emblematici numeri:

  • In Europa si vendono ogni anno, mediamente, oltre un milione di bici elettriche
  • La Germania con oltre 500.000 unità e l’Olanda con più di 200.000 sono i mercati leader
  • Anche mercati culturalmente vicini al nostro anche sul piano della tradizione ciclistica, come la Francia, la Svizzera ed il Belgio, stanno conseguendo risultati quantitativamente o percentualmente migliori mostrando di apprezzare in maniera più significativa le due ruote elettriche per la mobilità urbana ma anche per il tempo libero e l’attività fisica.