Dakar 2016, prima auto elettrica al rally più impegnativo della storia

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Image Credit: Acciona

È una prova per tutto e tutti: motori, sospensioni, muscoli, nervi e cuore degli spettatori. Nessuno escluso, a quella che fu la Parigi-Dakar arrivare al traguardo è già una vittoria: che una vettura totalmente elettrica vi sia riuscita è quindi, di per sé, già una notizia.

Ogni anno la competizione che sfida i deserti è foriera di decine di abbandoni, mettendo a durissima prova la resistenza di materiali e componenti meccanici, ma, a volte, anche di incidenti spettacolari quanto gravi, per non dire mortali.

Correre alla Dakar è pertanto una “prova del 9” per un’auto elettrica, una sorta di maturità vissuta con uno spirito alla James Dean.

Ecco perché che sulle 558 squadre iscritte al rally una guidasse una 4×4 all electric è notevole.

Perché su dieci delle dodici tappe di gara la Acciona EcoPower Rally ha dimostrato che, sì, un’auto non ha più bisogno della benzina, del diesel e dei pistoni per saltare dune a tutta velocità.

Sino ad oggi l’autonomia fiaccava le 4 ruote portate sui campi di gara sterrati. Il Team Acciona, spagnolo di Madrid, ha invece condotto con signorile aplomb la sua corsa a bordo di una vettura di classe T1 alimentata da un pacco batterie da 150 kWh di derivazione Tesla Motors, capace di 200 km per carica ai ritmi di gara.

Il ritiro della Acciona EcoPower è avvenuto appena due giorni prima del termine della gara, a Rosario, in Argentina: non per un guasto od un cedimento ma per un ritardo nel presentarsi allo start dell’undicesima tappa.

Il che conferma come un’auto elettrica non abbia minor resistenza di una tradizionale e, semplicemente, si distingua per l’alimentazione, cosa che non deve più fungere da discriminazione.

La Acciona EcoPower è così entrata nella storia delle auto elettriche come in quella della Dakar, ripagando anni di sforzi.

Fondato nel 1997, il team derivato dalla società omonima ha ricercato e sviluppato auto elettriche da rally negli ultimi 4 anni; l’anno scorso aveva dovuto abbandonare la Dakar per un problema al sistema di navigazione: dopo la delusione, un nuovo anno di sviluppo ed il successo all’OiLibya World Rally le hanno fatto da biglietto da visita per l’edizione 2016.

Questa volta tutt’altro che deludente.

 

Andrea Lombardo

Fonte: Acciona