Dal mondo virtuale nasce Urbee, l’auto ibrida stampata in 3d

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Forse la fervida fantasia di Jules Verne non avrebbe osato tanto, ma in questo caso la realtà ha superato l’immaginazione. L’ingegnere americano Jim Kor aveva sempre sognato che le future generazioni di auto da città fossero realizzate con un approccio totalmente nuovo non solo per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi di funzione attribuibili ad un mezzo efficiente ed ecologico per il trasporto urbano, ma anche nell’individuazione di rivoluzionarie metodologie di progettazione e produzione con l’impiego di materiali particolarmente innovativi.

E’ così nata Urbee, una veramente poco tradizionale citycar a tre ruote, la cui struttura esterna è in filamenti di ABS ed è incredibilmente ottenuta con una stampante 3D!

Ma andiamo con ordine: la progettazione, una volta fissati i vincoli del sistema e gli obiettivi desiderati in termini di autonomia, velocità, accelerazione, coefficiente di resistenza aerodinamica, resistenza al rotolamento, peso, capacità di carico, nonché di rispetto dei parametri di sicurezza, si è avvalsa, attraverso l’utilizzo di specifici software di simulazione, dei principi della prototipazione virtuale.

E’ questa una metodologia che nel settore dell’automotive e della meccanica in genere si è ormai affermata e consente di descrivere attraverso modelli matematici gli aspetti di forma, funzione ed ergonomici evitando la sperimentazione su modelli fisici reali. I vantaggi sono molteplici soprattutto sul piano della numerosità delle risposte che si possono avere al variare di determinati parametri, con forti risparmi di tempo e soprattutto limitando gli investimenti.

Nel caso di Urbee l’ottimizzazione progettuale ha portato alla definizione di un veicolo con un peso estremamente ridotto di soli 544 kg ma in linea con gli standard di sicurezza, con un Cx di 0,15, incredibile se si pensa che la Mercedes Classe A è di 0,22, e con una capacità di carico di 550 kg, in grado di trasportare 2 passeggeri. La struttura esterna, come detto, è in filamenti di ABS, materiale termoplastico più resistente e duttile dell’acciaio. Realizzato il prototipo virtuale il Team di Kor ha proceduto – con l’utilizzo di uno specifico processo di stampa Fused Deposition Modeling (FDM) 3D che permette di spruzzare i polimeri fino a livelli micro lavorando con continuità – a creare i pannelli in ABS pronti per il montaggio.

L’innovativa auto è inoltre caratterizzata da un telaio in tubolare metallico e prevede l’impiego di un motore elettrico da 36 volt che nei tratti di guida cittadina può raggiungere una velocità massima di 65 km/h mentre nei percorsi extraurbani o nella necessità di ottenere velocità superiori subentra un propulsore diesel in grado di utilizzare carburanti ecologici come l’etanolo, a bassi consumi.

E’ solo un sogno? Al momento sono pervenuti a Kor ed il suo team 14 ordini al prezzo di 50.000 dollari ciascuno. Si cercano finanziatori con l’obiettivo 2015 di iniziare la produzione.

 

 

Andrea Lombardo

Fonti: Wired, Ansa, RepubblicaMotori, Korecologic

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