EV: quante novità dietro l’angolo

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2016.01.28

La trasformazione in atto nel settore della mobilità, sempre più condizionata dalle esigenze di compatibilità ambientale e di salvaguardia della salute delle persone, ha ormai coinvolto tutti i principali mercati del mondo, dal continente americano all’Europa, sino a quelli asiatici. Il recente Salone di Ginevra, storica vetrina internazionale delle tendenze in atto nel comparto automotive, ha mostrato con grande chiarezza come stiano cambiando le strategie di presenza sui mercati dei principali produttori del settore e conseguentemente gli indirizzi di ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti.

Paolo Martino
Paolo Martino di Frost & Sullivan

Ne abbiamo discusso con il dott. Paolo Martino, Senior Consultant Mobility Group di Frost & Sullivan, che ci ha fornito una rapida panoramica delle novità che maggiormente lo hanno colpito nel corso della sua visita al salone in questione.

Miglioramento dell’efficienza energetica, riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti, appaiono tra gli obiettivi fortemente perseguiti dall’industria automobilistica. Quali le tendenze che si vanno evidenziando sotto il profilo tecnico?

«Il Salone di Ginevra 2016 è stato ricco di interessanti spunti per quanto riguarda la riduzione di emissioni. BMW, per esempio, ha presentato il suo nuovo brand iPerformance, con varianti plug-in hybrid di alcuni suoi modelli di punta. Anche sotto il profilo dei componenti ci sono state delle novità, fra tutte l’innovativo sistema di trasmissione presentato dalla Lexus in occasione del lancio dell’ultimo modello LC 500hSu questo nuovo modello ibrido Lexus ha infatti introdotto un inedito sistema di trasmissione denominato Multi Stage Hybrid System basato sulla combinazione di un CVT (Continuously Variable Transmission), applicato a un sistema di due motori elettrici integrati, con un nuovo cambio automatico a 4 rapporti., dando al sistema complessivo una maneggevolezza e guidabilità maggiore. L’aggiunta di questo nuovo cambio automatico a quattro rapporti, collegato alla propulsione elettrica e studiato per consentire al guidatore di selezionare anche manualmente le marce, ha l’obiettivo di ottenere una vettura dallo stile più sportivo e che offra la sensazione di un maggior coinvolgimento nella guida.»

 

La ricerca di valide alternative alle attuali motorizzazioni a combustione interna rappresenta ormai una costante nell’attività di ricerca e sviluppo di quasi tutti i maggiori costruttori del settore automotive. Ibride Plug-in, Full electric, VE ad autonomia estesa si susseguono a ritmo incalzante con continue evoluzioni di batterie, propulsori e sistemi di controllo. Quali le strade indicate nel medio termine?

Numerosi i modelli a propulsione alternativa che sono stati presentati a Ginevra. Tra tutti mi hanno colpito i seguenti:

  • Lexus Lc 500h: come già detto in precedenza ottimo modello della Lexus basato sul nuovo sistema Multi Stage Hybrid System che combina il motore V6 a benzina da 3.5 litri con quello alimentato dal pacco batterie.
  • BMW Serie 7 i Performance: svolta plug-in per BMW, che ha presentato la 740e plug-in. 326 cavalli di potenza con dei consumi di 2.1 litri per cento chilometri ed emissioni di soli 49 g/km di CO2.
  • Citroen e-Mehari e DS E-Tense: due concept elettrici dalla casa francese, il primo basato su un modello in voga negli anni 70, il secondo più avveniristico per forme e design volto a lanciare nel mondo delle sport car il nuovo marchio DS, recentemente staccatosi dalla Citroen.
  • Hyunday Ioniq: in mia opinione il lancio più convincente di tutti.

Hyunday ha presentato con grande orgoglio questo nuovo modello, il primo in assoluto a sbarcare sul mercato in tre differenti varianti: full-electric, ibrido e plug-in. Le versioni ibride hanno l’ormai sempre più diffuso motore a ciclo Atkinson da 1.6 litri combinato a un elettrico da 44 cavalli. Anche in questo caso livello di emissioni basso, pari a 79 g/km per la versione ibrida e addirittura 32 g/km per quella plu-in.

Tesla Model X: vale la pena menzionare l’ultima nata in casa Tesla che ha presentato le caratteristiche delle tre versioni della model X: la prima con batterie da 70 kWh e una velocità massima di 225 km/h, la seconda, la 90D con un’autonomia di 470 km e l’ultima, la più potente, la P90D, con minor autonomia (450 km) ma con uno scatto sugli 0-100 km (in 4 secondi! !) da far invidia a una supercar.

Un’ulteriore area di sviluppo in un futuro ormai prossimo è quella costituita dai veicoli a “guida autonoma” e delle cosiddette “connected cars”. Anche in questo caso quale i riscontri presenti al salone?

«Direi uno su tutti: il prototipo presentato dalla Volvo, che ha ricreato gli interni di una futura auto del marchio e ha riprodotto le circostanze nelle quali attivare il sistema di guida autonoma. Di notevole effetto l’attivazione del sistema di guida autonoma, che ritrae il volante, distende il sedile e trasforma il vano portaoggetti lato passeggero (che in realtà non esiste) in un grande schermo per godersi immagini, video e quant’altro mentre l’auto è incolonnata nel traffico.»

Nel settore delle bici elettriche BMW ha presentato la sua proposta. Quali le caratteristiche differenzianti del modello?

«In realtà non è stata fatta una vera presentazione del nuovo modello, semplicemente perché è una nuova edizione della già famosa Cruise bike di BMW. La versione 2016 conta su un sistema di pedalata assistita progettato da Bosch, il Performance-Line Drive, con un motore elettrico da 400 Wh, molto più potente del precedente, che offre una velocità massima di 25 km/h.»

Marchi importanti e fortemente storicizzati sul mercato del segmento “luxury & performance” come Audi, BMW e Mercedes, per esempio, si stanno fortemente impegnando nel settore dei veicoli elettrici. Tesla ha appena lanciato una vettura a prezzi competitivi (almeno per il segmento di riferimento) senza rinunciare a prestazioni e qualità dei componenti. Sulla base delle vostre continue ricerche nel settore, quanto pensate che tali fattori possano contribuire a cambiare la struttura del mercato nei prossimi 5-10 anni?

«Il mercato delle propulsioni alternative è destinato a crescere nei prossimi anni, soprattutto se le infrastrutture a disposizione degli acquirenti si ingrandiranno, come è previsto. Il coinvolgimento degli OEM su vasta scala e su tutti i segmenti, dall’entry level al luxury, fanno ben sperare per una crescita del settore molto importante.»