Evonik Wind Explorer: l’Australia coast-to-coast con un aquilone!

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Nemmeno 15 dollari di spesa per attraversare un paese lungo 3.000 km, qual è l’Australia, percorrendo tra i 280 e i 360 km giornalieri: il tutto attaccati ad un grosso aquilone.

Aquilone ben particolare perché è lui a trainare il veicolo ultraleggero, a bordo del quale una turbina eolica genera energia elettrica; la batteria agli ioni di litio è caricata in tempo reale ed alimenta instancabilmente il motore elettrico.

Una tecnologia ultra pulita e molto più affidabile di quanto non si possa pensare data l’alta capacità di produrre energia e convertila in chilometraggio che il Wind Explorer ha dimostrato.

 

Le peculiarità del mezzo risiedono nella batteria e nell’esoscheletro che lo compongono: la prima, agli ioni di litio, utilizza due tecnologie brevettate da Evonik ossia gli elettrodi LITARION® ed i separatori ceramici SEPARION® mentre il secondo è realizzato con una cella a sandwich in fibra di carbonio denominata ROHACELL®.

Proprio l’utilizzo dei SEPARION® consente alla batteria di immagazzinare l’energia prodotta dalla turbina eolica portatile presente a bordo del Wind Explorer, mentre un altro accorgimento riduce la resistenza dell’attrito che agisce sugli pneumatici, vale a dire una particolare formulazione della tecnologia silico-silana studiata appositamente da Evonik per gli stessi.

Le riduzioni ai minimi termini di peso e resistenze hanno così massimizzato lo sfruttamento dell’energia generata dalla spinta del vento e quasi azzerato le emissioni di diossido di carbonio.

 

L’ultraleggero è stato pilotato nella sua traversata coast-to-coast del continente australiano da due esperti di sport estremi, i tedeschi Dirk Gion e Stefan Simmerer, i quali si ritrovano ora sulle spalle l’abbattimento di ben tre record mondiali in virtù della natura elettrico-eolica della propulsione usata, come la prima traversata di un continente, la più grande distanza mai percorsa nonché la maggior percorrenza coperta nell’arco di 36 ore da un veicolo che sfrutti vento, elettricità e una batteria al litio.

 

Mentre il Wind Explorer fa bella mostra di sé nel quartier generale americano della Evonik, industria chimica tedesca, in New Jersey a Parsippany, il messaggio che viene lanciato ha una portata più significativa della reale prospettiva di utilizzo di quella che si potrebbe ribattezzare come una “kite-car”: le tecnologie utilizzate sono le stesse che possono realmente portare vantaggio all’industria automobilistica maggiore.

Un’impresa stravagante, attraversare l’Australia al traino di un aquilone convertendo on-board il vento in elettricità, per affermare: ”Guardate cosa si può fare, oggi, davvero”.

E a dirlo è un’azienda che negli ultimi cinque anni ha lavorato con Daimler allo sviluppo delle batterie agli ioni di litio per il loro EV ed ibridi.