Fervono i lavori per la Gigafactory Tesla in Nevada

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photo credit: Wesley Fryer via photopin cc
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Le foto diffuse nel web da Bob Tregilus – electric car advocate – lasciano pochi dubbi: Tesla Motors non perde tempo e, dopo che in Settembre il governatore del Nevada aveva firmato una serie di agevolazioni fiscali per attrarre il colossale impianto di produzione sul proprio territorio, i lavori sono iniziati.

Una parte dell’impianto inizia ad elevarsi nella spianata del sito alle porte della città di Reno, in un’area desertica che vedrà sorgere la più grande fabbrica di accumulatori agli ioni di litio del pianeta, in grado, da sola, di raddoppiare la produzione attuale annua del settore.

Una spallata all’economia relativa al mondo dell’elettronica che di batterie si ciba dovrebbe essere la naturale conseguenza dei 50 GWh prodotti a pieno regime dalla Gigafactory: per Tesla Motors si tratta della primaria via di sopravvivenza, ossia della strada da percorrere per poter immettere sul mercato un volume di auto elettriche pari ad almeno 500mila unità, soglia necessaria per puntare a stabilirsi in una fascia di mercato non più di estrema nicchia.

La produzione della Tesla Model 3, la prima (dopo la Roadster, la Model S e l’ancora da commercializzare Model X) che si presenterà con un prezzo intermedio sui 30,000 dollari, è prevista per il 2017 e le batterie che usciranno dallo stabilimento del Nevada giocheranno un ruolo fondamentale nella sua sostenibilità per l’azienda californiana.

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: GreenCarReports

 

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