Ford C-Max Energy Plug-in & Hybrid: la battaglia dei consumi

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A dodici anni dal lancio dell’ibrida Toyota Prius e ad otto dalla sua Escape Hybrid, dopo l’estate 2012 Ford lancia sul mercato americano le gemelle C-Max, monovolume prodotta con motorizzazione ibrida ed ibrida plug-in senza essere partita da una versione a carburante. Si tratta della prima vera risposta made in U.S.A. al concorrente giapponese.

Le C-Max, attualmente disponibili in Europa nelle versioni benzina EcoBoost e diesel TDCi attendono per la fine del 2013 l’arrivo delle sorelle ibride.

Una rapida panoramica. La capienza della monovolume Ford varia nelle diverse configurazione da due a cinque sedili per la C-Max e fino a 7 posti nella C-Max7 : la prima è lunga 4.380 mm, larga 2.067 mm ed alta 1.626 mm, mentre la versione 7 posti misura 4.520 mm x 2.067 mm x 1.684 mm.

Le C-Max Hybrid ed Energy sono a 5 posti, con capacità di carico di circa 708 litri espandibile fino a 1.473 litri con i sedili posteriori abbattuti.

La differenza sta nel motore. Le versioni Hybrid e Energy Plug-in sfruttano un propulsore 4 cilindri, 2.0 litri di cilindrata da 141 cavalli a ciclo Atkinson che, unito a quello elettrico alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio, raggiunge i complessivi 188 cv che le due versioni della C-Max sono in grado di erogare.

L’autonomia massima dovrebbe essere, congiuntamente tra capacità del serbatoio e piena carica delle batterie, di 800 km: la differenza sta nella possibilità di percorrere circa 24 km in solo elettrico per la Energy. La velocità massima raggiungibile con la sola propulsione elettrica si aggira sugli 80 km/h.

La C-Max Energy Plug-in può essere ricaricata tramite una normale presa di corrente da 120 V in una notte o più rapidamente se si dispone di una stazione di ricarica veloce: la sorella C-Max Hybrid no, attenendosi più rigorosamente alla logica dell’ibrido come supporto al motore a combustione.

Le due vetture hanno inoltre una buona dotazione tecnologica generale, dal sistema Active Park Assist con telecamera posteriore e l’apertura automatica del portellone del vano bagagli che percepisce il movimento del piede sotto al paraurti aprendolo senza ricorso alle mani.

Saranno esteticamente distinguibili dalle prese d’aria del frontale ridisegnate e dalla presenza, per la Energy, dello sportello del connettore per la ricarica.

Rispetto alla diretta concorrente, la Prius V, le C-Max sono più potenti – 54 cv di differenza – ed esprimono prestazioni più brillanti specie in accelerazione e in quanto a velocità di punta in modalità elettrica: ciò malgrado pesino più dell’ibrida giapponese.

I consumi. È qui che le due Ford incontrano il loro Rubicone: la società aveva annunciato il raggiungimento della soglia delle 47 miglia-per-gallone, ossia 20 km/l nostrani: la maggior parte delle prove su strada consultabili sui blog specializzati americani riportano percorrenze per la versione Hybrid in media tra 37 e 40 mpg, vale a dire fra 15 e 17 km per litro in ciclo misto urbano e non.

Attualmente, come si può apprendere dai media statunitensi, questa discrepanza sta portando ad una serie di interrogazioni tra l’EPA (la temuta Environmental Protection Agency) e Ford in merito ai dati comunicati ufficialmente dalla casa produttrice per la C-Max Hybrid e la Fusion Hybrid.

Gli americani infatti non prendono di buon grado eventuali “errori” a vantaggio di qualcuno e la C-Max Hybrid ha portato un buon incremento di un 52 punti percentuali nelle vendite di Ford in un solo mese; dal canto suo il produttore è convinto che si tratti solo di un’incomprensione da attribuirsi alle metodologie con cui i test sui consumi vengono realizzati dalle case e dalle agenzie di controllo. L’aver realizzato una motorizzazione ibrida potente in grado di somigliare ad un propulsore tradizionale per prestazioni fa sì che essa sia molto più sensibile allo stile di guida e, quindi, variabile nei consumi, che gli ibridi di generazioni precedenti.

Recentemente anche Hyundai e Kia erano finite nel mirino dell’EPA per aver dichiarato consumi inferiori a quelli reali.

A parte questa disputa americana, rimane l’attesa per l’arrivo sul mercato europeo di queste due versioni della monovolume Ford, un’auto comunque vantaggiosa per consumi e prestazioni. Appetibile per tutti quelli che hanno bisogno di un mezzo spazioso e prestante.

 

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