Formula E, effetto bomba sul mercato dei veicoli elettrici nell’analisi EY

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Formula E @ Bloomberg, Londra
Formula E @ Bloomberg, Londra
Formula E @ Bloomberg, Londra
Formula E @ Bloomberg, Londra

La Formula E avrà un ruolo importantissimo nell’abbattere gli attuali pregiudizi sull’auto elettrica: grazie al suo impatto mediatico porterà il mercato dell’auto a contare 77 milioni di veicoli a emissioni zero entro il 2040.

A predire un contributo così importante è la firma Ernst & Young (network mondiale di servizi professionali di consulenza), che ha analizzato il valore aggiunto che la Formula E, nuovo campionato per monoposto elettriche della FIA, riverbererà nei prossimi 25 anni. Gli effetti tangibili saranno due: un aumento delle vendite grazie all’appeal maggiore conferito alle auto elettriche dal motorsport e la creazione di una solida base di posti di lavoro in tutto l’indotto della produzione automobilistica.

I numeri di cui parla EY non sono le solite briciole che si sentono accostare al nome della mobilità elettrica: la Formula E, girando il mondo sotto i riflettori televisivi, contribuirà a far vendere ben 77 milioni di veicoli a emissioni zero e a far nascere 42,000 posti di lavoro permanenti, intesi come intere carriere lavorative di una quarantina di anni di vita.

77 milioni di auto elettriche equivarrebbero ad una stima, continua EY, pari a 142 milioni di dollari di introiti per l’industria automotive ma anche al risparmio di 4 miliardi di barili di petrolio (il consumo del Giappone in 2 anni e mezzo) e la mancata immissione nell’atmosfera di 900 milioni di tonnellate di CO2 (quelle che l’Italia emette in circa due anni, per capirci).

Chiaramente questo porterebbe anche a dei benefici sostanziali dal punto di vista sociale, cosa cui si tende a non pensare mai, in termini di spesa sanitaria: il miglioramento della qualità di vita nelle città, secondo EY, farebbe risparmiare ben 25 miliardi di dollari in 25 anni, un miliardo l’anno.

Valutare l’impatto della mobilità elettrica in tutte le sue sfaccettature è complicato ma ha rappresentato l’oggetto della ricerca eseguita da EY che è stata presentata durante la prima londinese della monoposto elettrica che correrà nel prossimo campionato di Formula E a Londra, negli uffici di Bloomberg.

Juan Costa Climent, Global Climate Change & Sustainability Services Leader, ha commentato: “EY ha intrapreso una rigorosa analisi dello stato dell’arte del mercato globale dei veicoli elettrici, delle scommesse che comporta e delle opportunità che la tecnologia può portare in termini di risparmi e benefici ambientali. La nostra ricerca mostra l’enorme potenziale che la Formula E ha nell’accelerare non solo lo sviluppo tecnologico ma anche l’abbattimento dei principali pregiudizi nei confronti dei veicoli elettrici. Con una stima di 77 milioni di veicoli elettrici in più sulle strade entro il 2040 come risultato anche dell’impatto della Formula E e dei suoi partner investitori, la presentazione odierna della più recente tecnologia nel mondo delle corse automobilistiche è il primo passo di un viaggio estremamente eccitante per l’industria”.

Alejandro Agag, CEO della Formula E Holdings ha ribadito come questo campionato nasca con l’intento di promuovere l’auto a emissioni zero e di combattere l’idea radicata nelle persone che i veicoli elettrici non possano soddisfare le loro esigenze. Attraverso il divertimento delle corse la Formula E scardinerà questa prospettiva, facendo capire al pubblico quanto sia avanzata ed affidabile la tecnologia di queste auto. A patto, naturalmente, che essa non sia lasciata sola in questo intento.

Se non avete ancora sentito parlare della Formula E, curiosate in questi precedenti articoli per scoprire i team al momento iscritti e le 10 tappe degli E-Prix annunciati.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: FIA Formula E

 

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