Frost & Sullivan: prezzi più competitivi e 15 nuovi modelli all’orizzonte per il mercato dei veicoli elettrici

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photo credit: kenteegardin via photopin cc
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La chiave per aprire il mercato globale dell’elettromobilità saranno la sensibile riduzione dei prezzi e l’introduzione di sempre nuovi modelli entrambi attesi per quest’anno.

A dichiararlo sono gli analisti di Frost & Sullivan, che hanno pubblicato pochi giorni fa la loro ultima indagine sul segmento di mercato dei veicoli elettrici.

Un calo dei prezzi del 18% già si è registrato rispetto al 2012 e le Case automobilistiche dimostrano un palese interesse a spingere la crescita dell’elettromobilità ma è da capire quanto queste manovre effettivamente smuoveranno le acque.

Nell’analisi di Frost & Sullivan viene anticipata per il 2013 una crescita delle vendite del 50% rispetto alle 120,000 unità del 2012, arrivando a toccare le 170-190,000 unità: sulla base di questa tendenza dovrebbero essere 2.7 milioni i veicoli a zero emissioni che saranno venduti nel 2018.

Secondo la ricerca punto cardine sarà, come più modestamente avevamo constatato anche noi riguardo al boom di vendite degli ultimi 6 mesi negli USA, l’arrivo sul mercato globale di nuovi modelli, 15 per esattezza quelli programmati.

Si parla della BMW i8, delle Audi R8 e Q7, della Porsche 918 Spyder in arrivo al Salone di Francoforte e della Mercedes SLS AMG E-Cell, indicate come nuove competitrici in grado di aumentare la bagarre nel mondo dei veicoli elettrici e a spingere i prezzi a calare.

Come si può notare i modelli nominati, solo alcuni dei 15 citati, sono per lo più veicoli di alta fascia e non necessariamente elettrici puri, esplicitando quindi che la ricerca considera assieme tutto il mondo delle vetture plug-in, quindi anche ibride.

Molti dei nuovi ingressi sul mercato globale sono in realtà veicoli già in vendita nei rispettivi mercati nazionali: è così per la Tesla Model S, appena arrivata in Europa, come per la Chevrolet Spark EV, compliance car venduta in California. Ma molto attesa è anche la Ford Fusion Energi, già da un anno sulle strade americane, mentre la Renault ZOE ha già da alcuni mesi iniziato a farsi conoscere in Europa. Non dimentichiamo poi che la i3 di BMW deve ancora farci vedere cosa saprà fare in termini di vendite.

Riprendendo le analisi già circolate nei mesi scorsi, Frost & Sullivan considera come ulteriore fattore favorevole l’abbassamento graduale del prezzo al kWh delle batterie agli ioni di litio, assieme al potenziamento dell’infrastruttura di ricarica, vero viatico per sconfiggere l’ansia da autonomia.

Inoltre, si parla anche dell’adozione di uno standard unico di ricarica nell’arco dei prossimi anni, citando direttamente la guerra CHAdeMO-SAE Combo che vuole una convivenza provvisoria dei due standard per far crescere il numero di stazioni di ricarica ultra veloce in corrente continua nel mondo (in Europa anche il Parlamento UE si è espresso in merito).

Altro motivo di aspettativa è la task force istituita dalla stessa SAE per portare la ricarica induttiva al livello della commercializzazione (passo atteso da alcuni Marchi per entrare sul mercato degli EV).

In un quadro generale di incentivi statali la penetrazione in alcuni mercati nazionali è vista come naturale conseguenza (in Norvegia i veicoli elettrici hanno raggiunto il 3% delle vendite già quest’anno), mentre i 2 miliardi di euro investiti in Europa in progetti di ricerca e sviluppo che vanno dai sistemi di propulsione elettrici al loro impatto sulle reti di distribuzione elettriche, allo sviluppo di batterie più affidabili porteranno a miglioramenti tecnologici ed inevitabili riduzioni dei costi.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Frost & Sullivan