Fuel Cell a idrogeno, Hyundai registra un boom di interesse negli USA

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Ben 88,000 visitatori in poco più di due mesi non se li aspettavano nemmeno loro: il micro sito allestito da Hyundai America per promuovere il programma di leasing con cui è possibile diventare tester del Tucson Fuel Cell è letteralmente stato preso d’assalto.

Hyundai, che è stata tra le prime a mettere su strada esemplari di auto ad idrogeno, sta infatti selezionando nella Orange County/Los Angeles Bay Area quanti si offrono per far parte di un programma di leasing dedicato al nuovo Tucson Fuel Cell.

Con €499 mensili è possibile per i Californiani, praticamente gli unici nord americani che dispongono di una rete di rifornimento per l’idrogeno, portarsi a casa per 36 mesi quello che per Hyundai è il primo dei “veicoli elettrici del futuro“.

I Coreani puntano molto sulla tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno per alimentare le auto elettriche, ritenendo, non a torto, che i tempi di rifornimento vadano abbattuti e le autonomie aumentate.

Tuttavia l’idrogeno lascia molti dubbi agli ambientalisti (per via dei suoi metodi di produzione) e agli amministratori pubblici (per via del suo delicato trasporto), oltre che a buona parte delle case automobilistiche per via dei costi di produzione.

All’atto pratico, però, sembra che Hyundai ci stia vedendo giusto con i Californiani: con un leasing competitivo per il tipo di veicolo, un mezzo dalle prestazioni interessanti ed il simpatico incentivo per cui il rifornimento per due anni viene pagato dalla Casa, a decine di migliaia si sono precipitati a vedere se si poteva trattare di un buon affare.

In effetti il Tucson Fuel Cell ha le sue peculiarità non da poco, in quanto non inquina (e su questo in California sono realmente fissati), si rifornisce in meno di 10 minuti con un processo del tutto analogo a quello della vecchia benzina, ha 500 km di autonomia e offre la potenza e la silenziosità del motore elettrico.

Hyundai ha già lanciato simili progetti pilota negli ultimi 4 anni ed ha fornito svariati esemplari di auto elettriche ad idrogeno ad istituzioni sovranazionali a scopo dimostrativo; non c’è dubbio che l’accelerata impressa allo sviluppo di questi veicoli da parte di Toyota e Honda abbia stimolato una reazione da parte del marchio coreano.

È però anche realistico quanto sostengono Daimler e Nissan: sono molto più realistici i veicoli elettrici a batteria, in quanto le infrastrutture di ricarica e l’abbordabilità dei prezzi stanno iniziando ad essere punti tangibili a loro favore. Sull’idrogeno, invece, si è decisamente molto indietro ed è il motivo per cui molte analisi non la vedono (ancora) come una tecnologia in grado di portare realmente un beneficio al mondo reale.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Hyundai