Garanzia Nissan sulle batterie estesa a 5 anni

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photo credit: Robert Couse-Baker via photopin cc
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L’uscita sul mercato della seconda generazione di Nissan Leaf è avvenuta in un momento non dei migliori per la casa giapponese: le vendite del primo modello non sono infatti state all’altezza delle aspettative e la stessa casa ammette che raggiungere il target di raddoppiare le vendite dell’anno precedente (l’anno fiscale termina a marzo 2013) è ormai una chimera.

I giapponesi non demordono, come da tradizione, e, forti dei loro nuovi stabilimenti americani, sono pronti a produrre la nuova Leaf già lanciata tra i confini di casa anche negli States. Prima di questo secondo step nel lancio globale della nuova versione (più economica, va detto) della vettura elettrica con i fari a mandorla, Nissan si occupa di sistemare alcune questioni riguardo alle sue batterie.

Negli USA specialmente, dove Nissan ha venduto quasi 20.000 esemplari di Leaf , sono stati registrati dei reclami per le scarse prestazioni delle sue batterie, con una concentrazione prevalente nello stato dell’Arizona. A tal proposito una decina di vetture erano state rifuse ai proprietari ed il produttore ha precisato che la perdita precoce di capacità dei pacchi batterie è dipeso il più delle volte dal non aver rispettato le procedure indicate per l’utilizzo.

I malumori erano emersi sui forum degli utenti e poiché, si sa, il cliente ha sempre ragione, Nissan ha deciso di modificare le sue garanzie sulle batterie: quelle che hanno perso potenza prematuramente verranno sostituite o riparate, mentre la validità della garanzia sarà estesa a 5 anni o 100.000 km su per giù.

Intanto la produzione di nuove batterie e modelli per il mercato americano sarà assorbita dagli impianti di recente inaugurazione nel Tennesse, mentre fino ad adesso le Leaf venivano costruite solo in Giappone: si attende che la nuova Leaf faccia capolino, non solo negli States ma anche in Europa.

La seconda generazione è stata perfezionata dando ascolto ai suggerimenti raccolti tra gli utenti, con un occhio di riguardo al prezzo ed un miglioramento dell’autonomia di circa il 14%.