I pendolari del politecnico di Eindhoven andranno in e-bike ed e-scooter

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L’università tecnica di Eindhoven, nei Paesi Bassi, ha deciso di rendersi del tutto ecosostenibile entro il 2015, a partire dai mezzi di trasporto alternativi.

Prima tappa di questo cammino, a partire dal 4 di febbraio prossimo inizierà un progetto pilota di sperimentazione dell’uso di e-bike ed e-scooter per i suoi dipendenti: sino alla fine di giugno 2013 quegli impiegati che risiedono in un raggio di km compreso tra i 7 ed i 20 dal campus avranno a disposizione bici e scooter elettrici senza alcun onere a carico.

L’iniziativa costa circa 10.000 Euro alla Technische Universiteit Eindhoven, che ha allestito una vera e propria squadra interna al Dipartimento di Housing universitario per studiare i metodi più intelligenti per movimentare le persone legate da attività lavorative alla struttura e per promuovere le soluzioni a basso impatto ambientale scelte.

Alla fine, e-bike ed e-scooter sono apparsi come la migliore soluzione: sono già molti i dipendenti che percorrono mediamente una decina di km in bici per recarsi da casa al lavoro e vice versa mentre diversi altri non abitano oltre i 20 km di distanza. Di conseguenza bici e motorini elettrici rispondono pienamente alle esigenze di una larga parte del bacino di utenza in esame.

Inoltre si tratta di due mezzi valutati dal team della TU/Eindhoven come i più economici e puliti per una sperimentazione del genere: le auto al momento non avrebbero reso sostenibile l’operazione.

Questo test servirà al politecnico a trarre delle conclusioni che riguardano l’uso di questi veicoli elettrici per il pendolarismo da riproporre poi su scala comunale.

 

Ma come è stato organizzato?

Le bici a pedalata assistita sono 6, 3 da uomo e 3 da donna, mentre gli e-scooter 4.

Ogni impiegato potrà visionare dal proprio account di lavoro la disponibilità dei mezzi e prenotare, a rotazione, quello prescelto per una settimana alla volta, da fine turno del lunedì alla mattina del lunedì successivo.

Assieme al mezzo troverà un adattatore per eseguire la ricarica della batteria a casa mentre al lavoro userà le colonnine installate l’anno scorso all’interno della struttura universitaria.

 

Bici e scooter sono stati tarati per non superare i 25 km/h: poiché non sono le prestazioni dei mezzi in termini di velocità che interessano la ricerca si è preferito mantenere anche gli e-scooter al di sotto dei 45 km/h che potrebbero invece raggiungere, questo anche per non incorrere in problemi assicurativi per i fruitori del servizio.

L’università di Eindhoven si appoggia per la fornitura e l’assistenza tecnica dei mezzi a Lease PiECObello, società che promuove e distribuisce bici a pedalata assistita e scooter elettrici.

Anche il periodo dell’anno scelto non è casuale: Kevin Hulskamp, coordinatore dello studio, è convinto che proprio testare la mobilità alternativa in condizioni meteo varie come quelle che la parte finale dell’inverno, la primavera intera e l’inizio dell’estate possono offrire, renderà i risultati più completi ed attendibili.

Il fatto che duecento dipendenti si siano già detti favorevoli ad un alternativa pulita per il pendolarismo promette bene per il seguito di questa iniziativa.

 

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