Ibride ed elettriche: una ricerca descrive le preferenze degli Italiani

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mitsubishi_i-miev_evolution_05Alimentazione tradizionale, ibrida o elettrica: qual è l’auto del futuro? Questo il tema della ricerca, commissionata dal portale automobile.it all’Istituto di Ricerca GfK Eurisko, che ha come oggetto proprio l’eco-sostenibilità alla guida. Il campione intervistato è di 265 possessori di auto, in tutta Italia, eterogenei per sesso, età e professione.

La ricerca ha chiaramente indicato che ibrido ed elettrico sono le due scelte più green secondo gli intervistati, e per ragioni ambientali – a cui le donne sono più sensibili – e per motivi di contenimento dei costi – argomento di grande interesse per gli uomini.

Se poi si entra nello specifico e viene chiesto agli intervistati quale secondo loro è il carburante del futuro, il 29% del campione, risponde l’ibrido; percentuale che sale al 37% al Nord-Ovest. Rimane forte anche la benzina (19%), al secondo posto, seguita dall’alimentazione esclusivamente elettrica (14%, con un picco del 20% al Sud), a pari merito con diesel, e poi il metano con il 13%. In coda GPL al 6% e idrogeno, alimentazione alternativa apprezzata soprattutto al Centro Italia (6%). L’età del guidatore è una discriminante nella scelta: se i neopatentati tra i 18 e il 24 anni scelgono soprattutto il metano (35%), gli over-65 sono orientati all’elettrico (31%).

I risultati sono confermati anche dai dati UNRAE che indicano che nel 2014 sono state vendute ben 21.387 ibride (rispetto alle 15.171 del 2013): una cifra in netta crescita (+14% in volume), che fa salire questo comparto ecologico all’1,6% del parco circolante nazionale.

Da gennaio a maggio 2015 sono state vendute 11.026 auto ibride, quasi 2000 auto in più rispetto allo stesso periodo del 2014.

Il 30% degli intervistati totali è quindi favorevole all’acquisto di un veicolo ibrido. Ma perché comprare un’ibrida? La tutela ambientale entra in gioco come risposta di maggioranza: il 65% lo farebbe proprio per ridurre le emissioni di CO2Più green le donne, poiché ben il 72% sostiene che il taglio sulle emissioni è il maggiore vantaggio dell’ibrido, mentre gli uomini prediligono le motivazioni più “funzionali”: il grosso taglio sulla spesa per il carburante è fondamentale per il 55% del campione maschile. Il libero transito nelle ZTL fa gola soprattutto al Nord-Ovest (43%), ovviamente in particolar modo nelle aree metropolitane (44%).

L’auto elettrica, invece, viene apprezzata per altre ragioni: il 57% l’acquisterebbe pur di ridurre l’inquinamento acustico, soprattutto se persone agées (72%). Tra i maggiori handicap di una vettura elettrica ci sono le problematiche legate alla batteria: durata limitata (lo annovera come svantaggio il 40% del totale), scarsità di punti di ricarica (33%) e tempo necessario alla ricarica (26%). Il costo troppo elevato del veicolo elettrico è citato dal 40% degli intervistati, soprattutto dalle donne (57%) e nella fascia d’età tra i 55 e i 64 anni (71%).

Per fortuna sono tutte preclusioni facilmente contestabili, visto che le aziende dell’automotive e le amministrazioni locali stanno lavorando rispettivamente per aumentare l’autonomia, ridurre i tempi di ricarica e accrescere il numero delle colonnine. Riguardo ai costi, più volte abbiamo sottolineato come sul lungo termine, l’auto elettrica consenta di risparmiare sulla manutenzione, di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu e di entrare nelle zone interdette al traffico. Tutti vantaggi a cui si possono aggiungere le agevolazioni sul prezzo dell’assicurazione e del bollo auto. Non ci dilunghiamo sui benefici di un’auto elettrica, perché lo raccontiamo giornalmente sul nostro sito, concludiamo solamente dicendo che l’ibrido è una giusta scelta di transazione, ma rimane il fatto che il futuro è tutto elettrico.