Indagine Carlypso rivela che il costo della benzina non influenza le vendite di auto elettriche

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photo credit: Gas Price via photopin (license)
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Cosa succede al mercato delle auto elettriche se crollano i prezzi dei carburanti tradizionali? Se istintivamente verrebbe da pensare che gli EV si vedano messi al palo in favore delle care vecchie auto a benzina, un’indagine svolta negli Stati Uniti da Carlypso dimostra l’esatto contrario.

Carlypso, che rappresenta uno dei punti di riferimento assieme al Kelly Blue Book ed alle guida NADA per la compravendita di veicoli usati negli USA, ha esaminato un campione di 28,074,658 auto di seconda mano, delle quali 217,217 elettriche, nel periodo compreso tra Gennaio 2013 e Dicembre 2014.

Nei termini della ricerca sono stati tenuti in considerazione anche i margini di guadagno tra alimentazioni a carburante ed elettrica a partire dal 2008, quando negli States il prezzo al gallone della benzina era di $5 e la convenienza nell’uso di un’auto elettrica si concretizzava in circa 4,000 dollari annui (con una media di 15mila miglia percorse all’anno).

Con la discesa del prezzo dei barili di petrolio dai 110 dollari ai 59 dollari, picco più basso dalla crisi del 2008-2009, i detrattori della mobilità elettrica prevedevano una sicura battuta d’arresto: al contrario, quanto risulta dai dati è una leggera crescita degli EV nelle quote di mercato.

Il trend attuale dovrebbe portare infatti a chiudere il primo quarto del 2015 con i veicoli elettrici all’1% del totale delle vetture usate compravendute nel Paese: già nel Dicembre 2014 la quota raggiunta era stata dello 0.86%.

Come a dire che al momento di acquistare un mezzo di trasporto, la convenienza dell’auto elettrica rimane intatta nel confronto con le cugine a benzina, malgrado il relativo risparmio dovuto al momento positivo dei prezzi alle pompe di benzina.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: InsideEVs