Inghilterra, crociata anti CO2: solo veicoli elettrici e a bassissime emissioni entro il 2050

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photo credit: Carlos RM via photopin cc
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L’adozione dei veicoli elettrici in Inghilterra rimane bassa, malgrado i forti incentivi dei mesi scorsi. Allora il governo britannico sta pensando di estendere le attuali facilitazioni per l’acquisto di veicoli a basse e zero emissioni per tutta la durata dell’attuale decennio, aggiungendovi un piano extra per infrastrutturale il territorio.

La paura di non trovare punti di ricarica e la diffidenza nei confronti dell’autonomia dei veicoli elettrici sarebbe infatti stata vinta da soli 4,000 cittadini inglesi virtuosi, stando alle cifre del The Telegraph. E pensare che gli incentivi statali di Sua Maestà decurtano il prezzo del veicolo di ben 5,000 sterline, ulteriormente sgravato poi dalle tasse che il sistema britannico calcola in base alle emissioni inquinanti (in questo caso nulle).

Incentivi “da leccarsi i baffi” rispetto a quelli di casa nostra ma comunque non sufficienti a spingere avanti il mercato dell’elettrico. Perciò il governo britannico intende spendere 500 milioni di sterline per promuovere l’adozione di veicoli a basse emissioni come gli ibridi plug-in e altri 10 milioni di sterline per indire un bando rivolto alla realizzazione di una “long-life battery”.

Altri obiettivi sono l’infrastrutturazione di un network di rifornimento per veicoli ad idrogeno e di uno per auto elettriche.

In parole povere, i ministri inglesi vorrebbero sulle strade del Regno solo auto a bassissime o nulle emissioni entro la data del 2050, rivedendo quella drastica proposta redatta recentemente dal Liberal Democratical Party che voleva mettere fuori legge i veicoli che non rientrassero in questi parametri emissivi entro il 2040.

E dire che nel Regno Unito anche i produttori di auto come Volvo, Nissan e BMW hanno investito per promuovere i propri mezzi ibridi o 100% elettrici e che l’infrastruttura di ricarica del Paese fa già invidia a quella di molti altri. Certo, oltre alla diffidenza per l’elettrico lo United Kingdom dovrà anche combattere un’altra battaglia sul fronte dell’energia pulita, dato che è uno dei maggiori utilizzatori di centrali a carbone dell’Unione Europea.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: GreenCarReports