Se vi capiterà di andare a Milton Keynes, città della Gran Bretagna, non stupitevi di non trovare l’autista della futuristica navetta che vi porterà dalla stazione ferroviaria al centro: non starete avendo le traveggole, sarete solo a bordo di un veicolo elettrico con autoguida.
Entro il 2015 saranno infatti messe in servizio questi curiosi veicoli a emissioni zero e del tutto autonomi: viaggeranno su corsie riservate e fisicamente separate e collegheranno la Milton Keines Central Train Station con il cuore dello shopping cittadino e dei quartieri lavorativi.
Mossi da motore rigorosamente elettrico a batteria, questi veicoli-navetta faranno i 20 km/h scarsi ed avranno l’aspetto di una capsula su ruote: la capienza è di due passeggeri, spazio per i bagagli incluso; tramite app per smartphone sarà possibile noleggiarli per una corsa, come fossero taxi, pagando £2 (2.4 euro).
Con l’avanzare del programma di sperimentazione, dal costo di 65 milioni di sterline (oltre 77 milioni e 800mila euro), i cosiddetti “pods” verranno messi in circolazione nelle normali corsie, senza più separazioni: sin dal primo momento, comunque, saranno dotati di sensori per evitare collisioni con passanti e altri veicoli.
Il progetto pilota durerà cinque anni ed ha l’avvallo del Bussiness Secretary Vince Cable e dell’Higher Education Minister David Willets.
Si tratta del primo progetto su strade aperte al traffico in Inghilterra con veicoli elettrici che si guidano da soli ma non il primo in assoluto sul suono britannico: nel 2011 una flotta di 21 pods autoguidati è stata in servizio nell’aeroporto internazionale di Heathrow, a Londra (il video si riferisce a quello).
Una curiosità: Milton Keynes è stata prescelta per la sperimentazione grazie, a quanto pare, alle dimensioni dei suoi marciapiedi.
Andrea Lombardo
Fonte: ElectricVehicleNews
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[…] differenza di tutti i consueti trasporti su rotaia o appesi a cavi (anche dei più innovativi, come quello di Milton Keynes), i JPods viaggiano lungo binari cui sono attaccati per il tetto e possono sfruttare le esistenti […]