La rivoluzione dell’economia green parte dalla culla dell’industria dell’auto tedesca

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photo credit: @Doug88888 via photopin cc
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Cosa possono avere in comune le politiche verdi con l’economia del Bundesland che ospita le industrie che sfornano un milione di autoveicoli all’anno? Molto: siamo in Germania e siamo nell’unico Stato della federazione ad avere un primo ministro “verde”, proprio nella patria delle quattro ruote.

Chi crede poco che con l’ambiente si possa produrre crescita dovrebbe dare un’occhiata ad una certa regione della Germania, Baaden-Württenberg: da qui prendono la strada le vetture di Audi, Daimler e Porsche ed il Bundesland vanta una delle ricchezze più elevate della nazione tedesca.

L’industria automobilistica ha un peso rilevante, costituendo da sola un quarto dell’occupazione della regione: un pilastro. Al contempo, però, il Baaden- Württenberg è governato dai Verdi, che hanno il petrolio come nemico numero uno: una contraddizione? Niente affatto.

Un interessante articolo pubblicato su Euronews spiega come la mentalità ecologista sia ormai penetrata tra la gente e, per quanto sembri paradossale, proprio tra quegli operai ed ingegneri che rappresentano la forza lavoro dell’industria dell’auto ed assieme il bacino elettorale dello Stato: nella regione con le fabbriche più sofisticate tecnologicamente, si va al lavoro in bici.

Emerge così che l’abbandono dei combustibili fossili e la ricerca di strade alternative – auto elettriche, che non inquinino, e fonti rinnovabili per l’energia – è un pensiero condiviso e coerente con la cultura del posto, basata sulla dedizione al lavoro e sul risparmio oculato. Tanto da essere stata indicata dalla stessa Angela Merkel come esempio per tutta la Germania.

Nella patria dell’automobile tedesca non si governa senza l’appoggio dei suoi lavoratori: vorrà quindi dire qualcosa se “verde” non è solo il primo ministro ma anche il sindaco della città simbolo delle supercar, Stoccarda.

Il risultato? Il Baaden-Württenberg è visto come il “laboratorio per la Germania del futuro”, forte di un’economia trainante e di un livello di innovazione industriale sempre un passo avanti agli altri. Il tessuto diffuso di medie imprese che fa la fortuna della Germania gode qui di continua fiducia nell’intraprendere nuove iniziative: chi non si rinnova è quasi preso in giro.

L’auto, vecchio nemico delle politiche verdi, appare ormai trasformata in alleata: i Marchi tedeschi stanno non a caso cavalcando la rivoluzione dell’auto a zero emissioni.

E la battaglia, adesso, si concentra sulle fonti rinnovabili di energia: il giro d’affari in ballo parla di ricavi annui per decine di miliardi di euro dal 2020; la fruttuosa unione di responsabilità ambientale ed economica, produttività e sviluppo tecnologico eco-compatibile in atto nel Baaden-Württenberg rappresenta il miglior biglietto da visita che non solo i Verdi in Germania ma tutta la green economy possano presentare.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Euronews