La sfida è aperta: l’Electric Mobility Company E-move.me apre il suo concept store in centro a Milano

di Lara Morandotti
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Giuseppe D’Alberti e Thierry Boch
Giuseppe D’Alberti e Thierry Boch
Giuseppe D’Alberti e Thierry Boch

Prosegue a testa alta la mission di E-move.me, che con grande tenacia sta cercando di cambiare il modo di muoversi a Milano, ma non solo. Forte del suo crescente successo, lo scorso 30 marzo ha festeggiato il suo quinto anno di vita aprendo un punto vendita nel centro del capoluogo lombardo.

Presso la sede storica di via Savona sono rimasti il garage e l’officina, mentre in via Santa Maria alla Porta, tra Sant’Ambrogio e il Castello Sforzesco, spiccano due luminose vetrine che permettono di ammirare la proposta dell’Electric Mobility Company. A raccontarci l’evoluzione di E-move.me è la mente di tutto il progetto, l’entusiasta Thierry Boch, un imprenditore completamente innamorato della missione che sta portando avanti con grande determinazione e una buona dose di poesia. Ad affiancarlo con estrema passione nella sua impresa c’è il giovane socio Giuseppe D’Alberti, profondamente convinto che con costanza e devozione il paradigma della mobilità può davvero trovare una svolta verso l’elettrico. «Siamo nati in garage – ci raccontano i due titolari – e oggi ci presentiamo degnamente con un concept store che, offrendo consulenza e professionalità, permette al cliente di essere guidato verso la soluzione di mobilità elettrica più consona alle sue esigenze. Dobbiamo abbattere le barriere dell’ignoranza, far conoscere e provare in prima persona le soluzioni che proponiamo. È più corretto parlare proprio di soluzioni perché la nostra offerta comprende consulenza, vendita e noleggio di prodotti, ma anche una serie di servizi che accompagnano il cliente, senza mai farlo sentire solo, ma parte di una comunità che pulsa in direzione di un cambiamento che è necessario».

 

Il concept store di E-move.me brilla in via Santa Maria alla Porta, tra Sant’Ambrogio e il Castello Sforzesco, in centro a Milano
Il concept store di E-move.me brilla in via Santa Maria alla Porta, tra Sant’Ambrogio e il Castello Sforzesco, in centro a Milano

Il concept store

Il negozio riproduce una tipica situazione urbana e i mezzi sono posizionati nel contesto in modo opportuno: i personal movers sul marciapiede, le biciclette sulla pista ciclabile, le moto e le auto sulla carreggiata. Una location che ambienta e racconta quel cambiamento di cui E-move.me è fautore in prima linea. La vetrina cambia spesso così da mostrare la dinamicità e le diverse soluzioni che ruotano intorno alla scelta elettrica, entusiasmando, stupendo e incuriosendo i passanti, sempre con l’ambiziosa mission di convertire lo stile della mobilità milanese.

Una chicca: il negozio confina con la storica Pasticceria Marchesi, datata 1824. Un interessante spunto di riflessione che unisce tradizione a innovazione e rinnovamento, il passato, il presente e il futuro che convivono, capaci di condividere tempo e spazio.

 

Intervista a Thierry Boch

 

Cos’è oggi E-move.me?

È una Electric Mobility Company, una figura professionale che si pone come unico interlocutore in grado di rispondere con competenza e prontezza a qualsiasi esigenza legata alla mobilità sostenibile. Noi consideriamo “shareholders” i nostri clienti, perché fanno parte di una community, una grande famiglia elettrica con cui condividere il valore assoluto della propria scelta, che è un vero e proprio stile di vita. Si tratta di un progetto a lunga durata che può trovare successo solo con la costanza di essere presenti con grande entusiasmo e passione ogni giorno, facendo provare i mezzi elettrici. Del resto, l’esperienza diretta non è la migliore soluzione, ma l’unica. Vogliamo e dobbiamo essere il cambiamento, gli ambasciatori che attivamente infondono il valore di un vero e proprio lifestyle, proponendo il meglio che c’è sul mercato.

 

Il negozio riproduce una tipica situazione urbana e i mezzi sono posizionati nel contesto in modo opportuno: sul marciapiede, sulla pista ciclabile e sulla carreggiata
Il negozio riproduce una tipica situazione urbana e i mezzi sono posizionati nel contesto in modo opportuno: sul marciapiede, sulla pista ciclabile e sulla carreggiata

Come si struttura la vostra offerta?

Comprende il commuting dell’ultimo miglio, come gli skateboard e i monopattini per una mobilità multimodale, le biciclette a pedalata assistita, gli scooter, le moto, i quadricicli e le auto, inclusa la possibilità di noleggiare la Tesla Model S, il veicolo elettrico più lussuoso al mondo.

Stiamo guardando avanti, osservando il presente e prevedendo le esigenze di mobilità che si avranno in futuro. Il ragazzo che oggi va a scuola in skateboard indossando le proprie scarpe da ginnastica, domani sarà un manager con scarpe eleganti. Perché dovrebbe cambiare il suo modo di spostarsi in città? Così, ecco che lo skateboard elettrico dona l’alternativa di continuare a muoversi come ha sempre fatto, ma con un upgrade più consono alle nuove esigenze.

 

Come selezionate i mezzi elettrici della vostra offerta?

Le parole chiave sono tre: grande qualità, tecnologia e design. Non a caso, ci piace definirci “techno-chic”. Per noi è molto importante la non sovrapposizione di veicoli con le stesse caratteristiche, per non creare competition all’interno della nostra offerta, ma soluzioni combinabili ed esclusive al tempo stesso.

 

La mobilità elettrica si può inserire nell’Internet of things?

Certamente. I veicoli si possono gestire attraverso le relative applicazioni proprietarie installate su smartphone. È possibile verificare lo stato di ricarica della batteria, configurare alcuni parametri come la velocità massima e la modalità di recupero energia e controllare la loro posizione con la visualizzazione satellitare.

 

E-move.me offre anche l’installazione chiavi in mano dell’impianto di ricarica, da una WallBox o una colonnina da 3 kW monofase a 22 kW trifase
E-move.me offre anche l’installazione chiavi in mano dell’impianto di ricarica, da una WallBox o una colonnina da 3 kW monofase a 22 kW trifase

Vi siete definiti Personal Electric Mobility Managers. Come vi relazionate invece con le aziende?

In questo caso siamo Electric Mobility Managers, in grado di supportare il Sustainability Manager nella sua attività, che generalmente fa parte del piano di sostenibilità dell’azienda, proponendo una gamma completa di soluzioni, tutte caratterizzate da altissima avanguardia tecnologica e prestazioni eccezionali. Inoltre, oggi c’è molta tendenza a organizzare eventi in cui sia presente una scelta green, in questo contesto è strategico il noleggio di veicoli elettrici, fra tutte la Tesla Model S, che unisce lusso, prestigio al rispetto dell’ambiente.

 

Cosa cambierà con l’apertura del nuovo store?

Il nostro successo si misurerà con il numero di ruote elettriche che avremo contribuito a far circolare su strada. Siamo piloti “die hard” con l’obiettivo di guidare la mobilità urbana verso un nuovo concept che sposa la soluzione elettrica. Abbiamo una determinazione immensa e l’apertura del negozio è proprio la validazione del pilota, ora è il pubblico che ci deve dar ragione. La sfida è aperta.

 

Avete mire future anche su altre città, magari all’estero?

Assolutamente sì. Il concept di E-move.me non è vincolato all’Italia, anzi. Questa domanda mi porta a riflettere che nella nostra gamma non c’è neppure un prodotto italiano, la maggior parte dei veicoli provengono dagli USA, dalla Gran Bretagna e dalla Spagna. Purtroppo una tendenza tipicamente italiana è quella di creare tifoserie a compartimenti stagni e a oggi i produttori italiani non sembrano essere schierati dalla parte dell’elettrico. Per quanto riguarda la scelta di mobilità, dovremmo invece guardare con ammirazione ai Paesi nordici in cui la mentalità detta diverse regole, anche sul mercato. Qui in Italia, per esempio, si pensa che la bicicletta elettrica sia un’alternativa alla bicicletta tradizionale, ma non è così. Si tratta invece di un’alternativa allo scooter e al Nord Europa lo hanno capito, infatti la maggioranza delle persone che possiede una bici elettrica, ne possiede anche una a trazione.

 

Oggi siete concentrati su Milano. Quali sono le caratteristiche di questa città?

Milano è frenetica, difficile, ermetica e stratificata. A livello sociale e territoriale ci sono circoli chiusi, una sorta di caste con usi e consumi ben radicati, che la rende quasi impermeabile al cambiamento. La mobilità elettrica però si inserisce in una sua stratificazione che non rispetta dinamiche convenzionali, ma che ha fortemente bisogno di due ingredienti fondamentali. Il primo è culturale e per questo ci stiamo impegnando con tenacia, a divulgare la giusta conoscenza che può passare solo attraverso il dato esperienziale. Aprire la mente e far capire che le alternative fanno parte della realtà, non del futuro. Il secondo ingrediente è la disponibilità economica di un certo tipo, unita alle problematiche di gestione di un veicolo elettrico che necessita di un garage e colonnine di ricarica.

 

È chiaro il vostro impegno per diffondere la giusta cultura. Invece come agite per ovviare alle altre difficoltà?

Noi siamo esclusivi senza escludere, siamo un movimento che cerca di far partecipare alla community più amici possibili. Quindi proponiamo soluzioni che garantiscono il miglior rapporto qualità/prezzo, studiandole insieme al nostro interlocutore e supportandolo nella sua scelta, anche dopo averla compiuta. Offriamo anche l’installazione chiavi in mano dell’impianto di ricarica, da una WallBox o una colonnina da 3 kW monofase a 22 kW trifase.

 

Quali sono i servizi che offrite?

Dal consiglio su come o dove caricare, all’assistenza per le tessere di ricarica o per la richiesta del pass che consente la sosta gratuita sulle strisce gialle o blu in centro a Milano. Inoltre, se si verifica un inconveniente su un mezzo o si necessita semplicemente di un controllo, interveniamo tempestivamente presso il nuovo negozio o nell’officina di via Savona.

 

I prodotti presenti a oggi

E-movers: skateboard ZBoard Blue e Pearl, monopattini Egret One S e V3, compreso il mezzo Airwheel Q3 con 2 ruote gemelle che funziona con giroscopi e sta in piedi da solo, in stile Segway, ma molto più leggero.

E-bicycles: la pieghevole Gocycle G2, la folding bike BH Neo Volt Prox Lite, le city bike BH Evo Eco, Evo Diamond, Evo Street, Evo City, Evo Race e Neo Carbon le mountain bikes Evo, Evo Lite ed Evo Jumper,

 E-motorbikes: Zero S, Zero SR, Zero DS e Zero FX

E-cars: le 2 posti Renault Twizy e Smart ED, le 4 posti Citroen C Zero, Volkswagen e-up! e la BMW i3, le 5 posti Renault ZOE, Nissan LEAF, Volkswagen e-golf, Kia Soul EV e il noleggio della Tesla Model S

4 COMMENTS

  1. Buongiorno,
    mi interessa sapere se seguite anche la retrofitazione elettrica.

    Grazie e buona giornata

    • Buongiorno Luciano,
      Il retrofit di veicoli elettrici è una cosa che ci sta a cuore ma in questa fase lo studiamo ma non lo applichiamo. Al momento i regolamenti Italiani non consentono di realizzare queste trasformazioni in modo ragionevole (anche a livello di costi burocratici). L’alternativa facendo transitare il veicolo da Amministrazioni estere ma Europee è proibitivo. Il problema non è quindi di tipo tecnico ma procedurale.
      Abbiamo anche noi un cinquino del 1970 che vorremmo elettrificare ma aspettiamo e speriamo che a livello Europeo la cosa venga affrontata e risolta per uttti gli Stati membri.
      Riteniamo comunque che i veicoli più indicati per queste trasformazioni siano quelli considerati “icone” come appunto il cinquino o la MINI della stessa epoca come anche il maggiolone o il T2 della Volkswagen.
      Ciao.

  2. Buongiorno Luciano,
    Il retrofit ci sta molto a cuore e rientra fra le attività di Business che vogliamo implementare. Pensiamo in particolare che si addica in modo particolare alle auto che chiamiamo “Icone” come il cinquino, la vecchia MINI, Il maggiolone, ecc.
    Purtroppo il sistema normativo Nazionale impedisce questo tipo di trasformazioni e “l’alternativa” passando da altre Nazioni rende il tutto esageratamente complesso e oneroso.
    Speriamo in un regolamento Europeo che chiarisca la materia e liberi il mercato.

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