Le batterie usate delle auto elettriche per il più grande sistema di accumulo al mondo

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Sumitomo

SumitomoÈ la giapponese Sumitomo Corporation a dichiarare di aver realizzato il più grande sistema al mondo di accumulo energetico basato sul reimpiego di batterie usate: costruito sull’isola di Yume-shima (Osaka), è già operativo.

Il sistema è stato messo a punto per dimostrare che le batterie delle auto elettriche possono avere una seconda vita, importante almeno quanto la prima: il giga-accumulatore può infatti servire da riserva off-grid di energia pronto uso, sopperendo ad eventuali sbalzi della rete primaria.

Nella fattispecie Sumitomo lo utilizzerà nei prossimi tre anni per smorzare la fluttuazione della produzione energetica della vicina solar farm “Hikari-no-mori, allo scopo di strutturare una tecnologia per l’accumulo energetico su larga scala che usi in tutta sicurezza ed efficienza le batterie usate delle auto elettriche, presumibilmente disponibili in grandi quantità nel prossimo futuro.

Se Sumitomo vede in questa strada una prospettiva redditizia sul mercato della gestione energetica, il progetto è anche fortemente avvallato dal ministero dell’ambiente giapponese, che lo ha inserito fra le iniziative modello nel piano “Verification of the Battery Storage Control to Promote Renewable Energy”.

Il punto sta proprio nelle energie rinnovabili infatti, che grazie all’appoggio su sistemi che immagazzinino l’energia prodotta provvedendo a fornire un output costante verso la rete, possono trarre un netto vantaggio.

Il progetto è portato avanti da una società costituita da Sumitomo e Nissan, 4R Energy Corporation, nata proprio per studiare l’uso secondario dei pacchi batterie agli ioni di litio degli EV.

Una volta ispezionate e verificate, le batterie tolte dai veicoli vengono reintegrate nel sistema: nel caso specifico, sono state assemblate assieme 16 batterie provenienti da Nissan LEAF usate, per una potenza d’esercizio complessiva di 600kW/400kWh.

Il progetto dimostra a quanti livelli l’auto elettrica susciti interesse da parte dei governi, interessati a migliorare le prestazioni energetiche delle reti e a minimizzarne costi ed impatto ambientale, delle case automobilistiche e dell’industria chimica e di distribuzione dell’energia.

Già nel 2012 ABB aveva testato una simile struttura, usando allora le batterie delle Chevrolet Volt: le batterie dei veicoli elettrici sono infatti una grande risorsa, ampliamente riciclabile prima di una definitiva dismissione.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Sumitomo Corporation

 

1 COMMENT

  1. Una precisazione. La batteria della Leaf ha 24KWh quando è nuova.
    Dall’articolo deduco come le 16 batterie esauste da 400KWh complessivi abbiano ancora 400/16=25KWh potenziali da riempire, ovvero una carica pari a quelle nuove.

    Ma una batteria dichiarata “esausta” non dovrebbe avere prestazioni decisamente peggiori? Oppure qualcuno butta via batterie perfettamente buone?

    Ringrazio della risposta

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