LIPSIA: BMW testa le sue ActiveE EV con i pendolari

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Il gruppo BMW, in collaborazione con la Technische Universität di Chemnitz e la Stadwerke Leipzig, utility municipale, sta conducendo uno studio sull’elettromobilità basato sull’esperienza diretta degli utenti.

 

15 BMW ActiveE, il secondo modello full-electric progettato dalla casa dopo la Mini E, saranno affidate a dei pendolari perché le usino coprendo un range di km quotidiano compreso tra i 40 ed i 100 all’interno di un programma pianificato in 5 step da 12 settimane l’uno.

Unico requisito necessario per proporsi come tester è la disponibilità ad installare una stazione di ricarica a casa propria o presso il luogo di lavoro.

 

Contemporaneamente BMW verificherà il funzionamento di nuovi sistemi di rigenerazione dell’energia in marcia del veicolo, studiati assieme alla TU Chemnitz: in particolare quello che consente alle ActiveE di usare il motore elettrico per ricaricare la batteria quando la vettura è ferma ai semafori o, più in generale, quando il conducente solleva il piede dall’acceleratore.

Tale dispositivo consentirebbe all’EV di rigenerare costantemente la propria autonomia.

 

Questa fase di test servirà al produttore a raccogliere una serie di informazioni sul funzionamento del veicolo incrociando i dati collezionati tramite un sistema di monitoraggio automatico sviluppato sempre dall’Università Tecnica di Chemnitz con le testimonianze soggettive dei tester.

 

Lo studio sugli EV da parte di BMW è ad uno stadio avanzato: l’esperienza di guida in elettrico ammonta ora ai 16 milioni di chilometri percorsi a bordo del primo prototipo, la Mini E, sommati ai 5 milioni di chilometri coperti dalle ActiveE.

Tutto a vantaggio della prima elettrica di serie che il gruppo tedesco immetterà sul mercato già quest’anno, la i3.

 

 

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