Nanotecnologie e batterie al litio: doppia autonomia e ricarica in pochi minuti per l’auto del futuro

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Big Ideas Festival @ UOW
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La scoperta scientifica che consente di raddoppiare la capacità delle batterie al litio è stata presentata all’UOW Big Ideas Festival dal professore dell’australiana University of Wollogong che ha condotto la ricerca: grazie alle nanotecnologie le auto elettriche possono raddoppiare i km percorribili.

 

Il problema dell’auto elettrica sta sempre lì, nel dubbio che non si possa giocare più di tanto sul filo di lana dell’autonomia. Ma sempre più ricerche tornano vittoriose dalle loro esplorazioni scientifiche: questa volta tocca al professor Zaiping Guo, specializzato in nano-ingegneria, ed al suo team dell’Institute for Superconducting & Electronic Materials (ISEM).

Dopo anni di ricerche, finalmente è stato squarciato il velo che li separava dal risultato: lo sviluppo di un nanomateriale basato sul Germanio con capacità di immagazzinare energia al suo interno 5 volte superiore alle attuali batterie al litio per auto elettriche.

Integrando questo nanomateriale nella tecnologia delle batterie al litio il risultato porta la loro autonomia dai 160 km – la media attualmente diffusa – ai 400 km per singola carica.

Questo tipo di tecnologia è molto versatile: si ricarica in pochi minuti e può essere applicata a qualsiasi strumento elettronico che utilizzi una batteria al litio, come telefonini, computer e tablets.

È proprio una diretta conseguenza delle caratteristiche eccezionali dei nano materiali l’estrema riduzione dei tempi di ricarica – afferma il professor Guo – bastano due minuti invece che un paio d’ore”.

Un’altra freccia all’arco di questa scoperta tecnologica è rappresentata dai costi: a differenza di altri progetti che hanno già dimostrato come fattibili dei miglioramenti alle attuali prestazioni delle batterie, questo sfrutta una materia prima, il Germanio, molto reperibile nella crosta terrestre; pertanto, quello che adesso è un dispositivo costoso se fabbricato in singoli esemplari potrebbe diventare molto accessibile con una produzione di massa.

Ed i contatti con la realtà industriale non mancano: l’idea è portare la batteria sviluppata da Guo e dai suoi ricercatori ad uno standard per le prossime generazioni di veicoli elettrici, iter avviato assieme ai partner DLG Battery Corporation e Redarc Electronics.

L’evento in cui è stato presentato il risultato ottenuto dal professor Guo, con il titolo “Designing the cars of the future”, è il Big Ideas Festival, dedicato alle scoperte scientifiche più rilevanti ed organizzato proprio dall’università australiana di Wollogong: si è tenuto l’8 maggio scorso alla presenza del Ministro per l’Educazione Superiore australiano Sharon Bird.

 

Andrea Lombardo

Fonte: IllawarraMercury , University Of Wollogong, UOW

 

 

4 COMMENTS

  1. Saranno 5 anni almeno che sento parlare di nanotecnologie applicate alle batterie per autotrazione.
    Oramai sono abbastanza vaccinato ed a questi annunci non credo più, mi spiace.

  2. In realtà le nanotecnologie applicate alle batterie Litio-Polimeri sono già una realtà in commercio (almeno in settori di nicchia, quali il modellismo).
    Per ora si parla “soltanto” di una riduzione dei tempi di ricarica (fino a soli 5-6 minuti!) e di una diminuzione della resistenza interna (che permette di erogare potenze maggiori). Ciò che è invariata per ora, a livello commerciale, è la densità energetica.
    Però ci sono molte ricerche e molti risultati promettenti, come quelli citati nell’articolo, quindi credo sia il caso di essere, a medio termine, fiduciosi!

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