Sotto test

Nissan Leaf: l’elettrica da città (TEST + VIDEO)

di Massimo Delbò
3827

aperturaLa Nissan Leaf è una convenzionale vettura a due volumi, 5 porte, che, specialmente in certe colorazioni, passa decisamente inosservata nel traffico. All’interno si trova quello a cui siamo abituati, dai vetri elettrici all’aria condizionata. Per percorrere mediamente meno di 100 km al giorno, magari in spazi urbani, è una vera opportunità. L’unico limite è il prezzo, ancora piuttosto elevato, anche se notevolmente ribassato rispetto anche solo a pochi anni fa.

Autonomia: 150 km

Tempo di ricarica: 7 ore

Prezzo: da 38.500 euro

Quando nel 2012 provammo la Nissan Leaf restammo colpiti da alcune doti di questa vettura 100% elettrica, così tecnologicamente all’avanguardia. Al contempo, però, notammo alcune debolezze, soprattutto legate ad un telaio ed una ciclista pensata per il mercato americano e messa in crisi dallo stile di guida e dalle strade italiane. Oggi Nissan ha presentato la nuova Leaf, che, seppur esteticamente invariata rispetto alla precedente, porta tantissime novità nascoste a prima vista, volte proprio a migliorare il piacere di guida.

L'acronimo LEAF
Il nome non è una parola normale con il suo logico significato. Si scrive Leaf, si legge “lif”, ma non si traduce con “Foglia”, che tra l’altro si sposerebbe pure bene. È un acronimo di Leading Environmentally friendly Affordable Family car.

Tecnica

Sviluppata fin da inizio come vettura “solo elettrica” la Leaf è all’avanguardia in tutto quello che riguarda l’ottimizzazione di un veicolo ad emissioni zero.  Il pianale, tanto per iniziare, è stato pensato per alloggiare il pacco batterie in basso, nella zona centrale, permettendo maggiore sicurezza ed un baricentro, oltre che una distribuzione dei pesi migliore. Il motore elettrico è alloggiato sotto il basso cofano anteriore, e trasmette la trazione alle ruote davanti. Si tratta di un motore AC a magnete permanente, sincrono, tipo EM57 tre fasi, prodotto dalla stessa Nissan nel suo stabilimento di Yokohama, che sviluppa una potenza massima da 109 cv da 3008 a 10000 giri/minuto. L’unità è totalmente nuova e sviluppa una coppia massima costante di 250 Nm da 0 a 3008 giri/min ed ha un 5% meno di attriti interni. In questa nuova versione il carica batteria e l’inverter (modulo di potenza con i semiconduttori incorporati nel circuito stampato), sempre prodotti in casa, sono stati spostati dal vano baule a sopra il motore. Il pacco batterie, agli Ioni di Litio di tipo laminato, per una migliore efficienza termica e di raffreddamento, ha una densità energetica doppia rispetto a quella delle dirette concorrenti e si compone di 48 moduli per 4 celle, con una capacità totale di 24 kW/h, 360 V e 90 kW di potenza massima ed utilizza la tecnologia del manganese come materiale di base dell’elettrodo positivo. Un’altra batteria, a 12 V, è installata per il funzionamento dei normali accessori di bordo; può essere ricaricata dalle batterie di trazione, oppure, se si sceglie l’optional dello spoiler posteriore con i pannelli solari incorporati, sfruttando l’energia pulita del sole. Sembra un dettaglio, ma permette di guadagnare qualche chilometro di autonomia e di usare radio e vetri elettrici con meno patemi.

L’aria condizionata, di serie, utilizza le batterie per mettere in movimento il compressore, quindi inficia l’autonomia di marcia e, per questo, ha un indicatore nel quadro strumenti che riporta il suo funzionamento e la temperatura impostata.  Per quanto riguarda la sicurezza, di serie troviamo ABS con BAS ed EBD, controllo stabilità ESP con VDC e, all’interno, airbag lato guida e passeggero, airbag laterali ed a tendina, cinture anteriori con pretensionatore e limitatore di sforzo. Il navigatore include tutto quello che può servire, compresa la funzione dedicata di indicazione delle centraline di ricarica disponibili in zona e la massima distanza raggiungibile con l’autonomia residua.