Nord Carolina, istituita una tassa per auto elettriche

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North Carolina
North Carolina - photo credit: J. Stephen Conn via photopin cc
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North Carolina – photo credit: J. Stephen Conn via photopin cc

Cento dollari l’anno per guidare sulle strade della Nord Carolina: questo è quanto chiede lo Stato a partire da quest’anno ai proprietari di auto elettriche.

Il provvedimento, che può apparire contraddittorio accostato alle politiche di incentivazione federali, è stato introdotto per far fronte alle spese di manutenzione delle strade, stimate in circa 60 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi 30 anni e per le quali le casse statali non sembrano pronte.

Ecco così individuata nella tassa per auto elettriche una risorsa per l’erario: i 1,600 esemplari attualmente circolanti, attesi in ulteriore crescita, frutteranno alla Carolina del Nord 160,000 dollari l’anno, l’equivalente di 117,250 euro.

Meglio che niente, pensano gli amministratori pubblici, che già in passato si erano visti rigettare la proposta di tassare con 50 dollari l’anno (36,60 euro) la circolazione per le auto ibride, sempre allo scopo di fare cassa per la manutenzione stradale.

Nella comunità di guidatori di EV si accendono ovviamente dispute in merito: c’è chi lo ritiene un fatto giusto, sia perché contribuire alla manutenzione delle strade pubbliche è un dovere sia perché 73 euro l’anno sono una tassa che non incide sul beneficio in ogni caso tratto prima dall’incentivo statale per l’acquisto del mezzo (di 7,500 dollari, circa 5,500 euro) e poi dal mancato consumo di benzina. C’è però anche chi pone la questione contraria: in una fase in cui c’è ancora tanto bisogno di promuovere la mobilità a emissioni zero, era proprio il caso di andare a batter cassa proprio presso chi l’ha scelta?

La Nord Carolina ricorda che guidare un’auto elettrica esenta comunque non solo dal fare i ben più cari rifornimento di benzina o gasolio ma anche dal pagamento delle tasse annesse, mantenendo comunque irrisorio l’impatto della tassa sugli automobilisti green e contribuendo significativamente alla causa comune.

L’iniziativa dello Stato americano, comprensibile e condivisibile o meno che sia, va a rafforzare il precedente rappresentato dallo Stato di Washington, che aveva anch’esso istituito un contributo di 100 dollari annui per le auto elettriche sul suo territorio.

Da adesso in avanti è legittimo aspettarsi che altri Stati prendano in considerazione simili provvedimenti, specie perché il numero delle auto elettriche inizia ad essere più significativo che in passato: tolte, rispetto ad un’auto tradizionale, molte delle spese di manutenzione, decurtati bolli e assicurazioni, minimizzate le spese per il rifornimento, circa 70 euro l’anno sono un obolo accettabile. Sempre che le autorità non si facciano prendere la mano e non inizino a ricaricare i costi dei servizi annessi agli EV con le tasse più disparate.

Timore che un domani, trasposto nella stessa Italia dove già oggi molto del prezzo dei carburanti è dovuto all’incrostazione secolare di accise più che al suo costo effettivo, potrebbe assumere contorni tangibili.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: News Observer