Raddoppiate le stazioni di ricarica CHAdeMO nel mondo: l’obiettivo è quota 4000 entro il 2014

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Source: CHAdeMO research based on each country’s current plan for 2013
Source: CHAdeMO research based on each country’s current plan for 2013

Un anno fa erano circa un migliaio ed erano quasi tutte nella madrepatria Giappone: oggi sono 2000 e distribuite su tre continenti.

Stiamo parlando delle stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici CHAdeMO, standard elaborato nella nazione del Sol Levante e condiviso dalle case automobilistiche nipponiche oltre che da 430 membri facenti parte della sua organizzazione (alcuni di questi sono PSA Peugeot Citroën, ABB, Schneider Electric, Siemens, E.ON, ENEL ed Endesa, tanto per dare un’idea); non è l’unico esistente: l’altro emisfero della mobilità elettrica ruota infatti attorno allo standard SAE Combo.

 

Lo standard CHAdeMO serve più di 70.000 EV, circa il 90% del mercato dell’elettromobilità ed ha visto raddoppiare il numero delle proprie unità installate fino a raggiungere le 2000 nel 2013.

Il boom si è registrato nell’arco degli ultimi 12 mesi ed ha visto, nello specifico, passare il Giappone, leader indiscusso per diffusione della mobilità elettrica, da 833 a 1.381 stazioni di ricarica CHAdeMO, l’Europa da 158 è arrivata a 601 e gli Stati Uniti – patria e regno della tecnologia SAE – da misere 12 stazioni a 154.

Una è persino stata installa ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi.

 

L’obiettivo è chiaramente quello di bissare il risultato ottenuto nel 2012 anche nel 2013, poiché con 4000 punti di ricarica dislocati tra Europa, USA e, perché no, anche al di fuori, comincerebbe a delinearsi una rete di assistenza globale per i veicoli elettrici.

Siamo tutti consci infatti che solo una capillare distribuzione delle stazioni di ricarica può rendere familiare e rassicurante l’adozione di un veicolo elettrico.

 

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