Renault dimostra che le auto elettriche hanno impatto ambientale sul lungo termine migliore di quelle tradizionali: molto dipende dalle fonti di energia

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Renault Fluence ZE

Renault Fluence ZEIl produttore di automobili francese Renault ha reso noti i dati raccolti in uno studio sulle auto elettriche eseguito nel 2011: in una comparazione diretta eseguita sulle tre versioni della sua berlina Fluence, quella benzina, quella diesel e la Zero Emission, quest’ultima è risultata la più ecosostenibile di tutte.

Lo studio interno puntava a verificare quale delle differenti versioni dell’auto francese avesse il miglior ciclo di vita e, senza troppi colpi di scena, la motorizzazione elettrica con batteria agli ioni di litio della Fluence Z.E. è uscita vincitrice.

Molti collegano il problema dell’inquinamento alle sole e famigerate emissioni di CO2 ma il problema è in realtà ben più articolato e riguarda non solo l’utilizzo di un veicolo ma anche il suo processo di produzione e di smaltimento.

Il ciclo vitale delle tre varianti in produzione della Renault Fluence è stato valutato su 150,000 km e tenendo conto di sei parametri di giudizio corrispondenti al potenziale inquinante su 100 anni con conseguenze sul riscaldamento globale, al potenziale di acidificazione (ossido di azoto e diossido di zolfo rilasciati), alla creazione di agenti fotochimici dannosi per l’ozono, al potenziale di eutrofizzazione (ossia l’emissione di sostanze come fosforo, azoto o zolfo che provocano una proliferazione eccessiva di microorganismi vegetali con conseguente asfissia dell’ambiente naturale che li ospita), all’esaurimento delle risorse abiotiche ed al consumo di energia.

Ognuno di questi sei parametri è stato misurato indipendentemente su 4 periodi del ciclo vitale dei veicoli, vale a dire la produzione, il well-to-tank (una delle fasi in cui è diviso il well-to-wheel, l’analisi del consumo, dell’efficienza e delle emissioni facente parte del LCA, Life Cycle Assessment), l’utilizzo ed il riciclo.

Malgrado sia la versione 1.5 diesel che la 1.6 benzina della Fluence siano piuttosto efficienti per le rispettive categorie, con il diesel certificato dal NEDC, il ciclo misto di omologazione europeo, a 4.4 litri/100 km e 115 g/km di CO2, la Fluence elettrica fa ancora meglio, con un consumo di energia pari a 14 kWh/100 km, perfino meglio della notissima Nissan Leaf.

E per quel che riguarda l’impatto ambientale, la Fluence Z.E. si è dimostrata migliore delle sorelle diesel e benzina in 5 parametri su 6 per ogni sessione del ciclo di vita: su tutti, il potenziale contributo al riscaldamento globale arriva al 60% di quello provocato dal modello diesel e non eguaglia neanche la metà di quello benzina.

L’unico punto debole è risultato essere il potenziale di acidificazione nel processo produttivo del pacco batterie agli ioni di litio, responsabile di valori più alti di dispersione di ossidi di azoto e diossidi di zolfo.

L’ultimo punto della ricerca fatta da Renault riguarda le fonti di energia che alimentano un’auto elettrica: ovviamente, più sono pulite e più i veicoli stessi non inquinano.

Da un paragone tra la situazione francese, che sfrutta fortemente il nucleare per l’elettricità, quella inglese, invece dipendente dalle centrali a carbone e la media europea, risulta che i veicoli elettrici finiscono per inquinare indirettamente di più laddove l’elettricità non è prodotta in modo pulito.

Già di per sé la criticabile scelta transalpina di affidarsi al nucleare porta il contributo francese al global warming ad un 70% del potenziale totale dell’Europa, mentre l’Inghilterra ha una responsabilità stimata in un 140%, il doppio.

La ricerca condotta da Renault, sebbene si possa pensare sia stata mossa da interessi particolari, è, secondo analisti esterni (la revisione critica è leggibile in inglese qui), sufficientemente attendibile ed accurata e, malgrado trascuri alcuni aspetti, su altri è fin generosa nei confronti delle auto endotermiche, le cui emissioni sarebbero maggiori di un buon 15% rispetto ai dati utilizzati.

In definitiva, questo confronto fra le tre versioni della stessa auto, restituisce una verità relativa piuttosto scontata ma non da buttare via: le auto elettriche hanno un ciclo di vita più ecocompatibile delle altre, anche in presenza di una rete elettrica nazionale non al top della sostenibilità ambientale. Certo è che se la ricarica trae l’energia dal sole, dal vento o da altre fonti rinnovabili, allora il confronto nemmeno si pone.

 

 

Andrea Lombardo

Fonti: GreenCarReports, AutoblogGreen , Renault

2 COMMENTS

  1. Oltre all’impatto ambientale ci sono anche altri fattori da considerare, che rendono preferibili la mobilità elettrica. Innanzitutto il risparmio di carburante. Infatti per percorrere 100 km con un veicolo elettrico si spenderanno circa 3 euro di elettricità, mentre per un veicolo tradizionale sono necessari dei costi nettamente superiori. Infatti servono 5 litri di benzina per percorrere 100 chilometri e i prezzi della benzina non vanno al di sotto di 1,50 al litro. Quindi ricorrere ai veicoli elettrici conviene!

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