Ricarica wireless per auto elettriche, Intertrek certifica con l’ETL Mark i dispositivi Evatran per privati

2368
Plugless L2 Evatran via PluglessPower Facebook
Plugless L2 Evatran via PluglessPower Facebook
Plugless L2 Evatran via PluglessPower Facebook

Quando leggete che la ricarica wireless è solo agli inizi, sappiate che non dovunque è così: in Canada e negli Stati Uniti un privato cittadino può già installare un sistema di rifornimento senza fili per la propria auto ad emissioni zero.

Lanciati sul mercato nel corso dell’anno passato, i sistemi Plugless L2 (letteralmente “senza spina”) prodotti dalla società americana Evatran non sono che un esempio della rapida evoluzione commerciale – e non soltanto potenziale – della mobilità elettrica in nord America.

Il dispositivo Plugless L2 è costituito da una piastra che funge da diffusore di onde elettromagnetiche da collocare a pavimento e da un ricevitore da installare sotto il veicolo: la captazione dell’energia trasmessa dalla prima dei due per risonanza fa sì che il secondo ricarichi la batteria dell’automezzo senza bisogno di alcun collegamento via cavo.

È necessario soltanto parcheggiare l’auto elettrica sopra la piastra, il resto si fa da sé.

Una comodità innegabile, non a caso pallino fisso delle principali Case automobilistiche che spingono sul settore della mobilità elettrica, ben consce che proporre una vettura in grado di rifornirsi autonomamente ogni qualvolta venga parcheggiata, farebbe passare l’auto elettrica dall’attuale impasse dovuta alla difficoltà di trovare colonnine di ricarica pubbliche al regalare il lusso ai guidatori di non doverci nemmeno più pensare.

Certo, questo presupporrebbe un mondo nel quale i parcheggi siano di norma dotati di diffusori elettromagnetici a pavimento e, sebbene città come New York e Londra stiano già conducendo progetti pilota in merito, prima che diventi usuale ricordarsi del rifornimento solo all’arrivo in cassetta delle lettere (anzi, via mail) della bolletta, passerà senz’altro molta acqua sotto ai ponti.

Questo è però un altro capitolo, che apre un precedente significativo: la vendita di sistemi di ricarica wireless ai privati è la dimostrazione che la tecnologia c’è, basta volerla vedere.

Evatran ha iniziato nel 2011 a condurre test in ambiente reale sul sistema che adesso propone in commercio, avendo ottenuto anche importanti attestazioni da parte di uno dei principali laboratori riconosciuti negli USA per le certificazioni di conformità e sicurezza in campo elettronico.

La trasmissione dei 240 V cui lavora il sistema Plugless L2 è pertanto stata riconosciuta sicura all’interno degli Standard for Electric Vehicle Supply Equipment (UL 2594, CSA C22.2 No. 280-13) e certificata con il marchio cETLus valido per Stati Uniti e Canada.

Il conseguimento del marchio ETL, che risale addirittura a Thomas Edison ed alla fondazione del primo laboratorio indipendente che abbia effettuato test sui dispositivi elettrici nel 1896, è un passo fondamentale per lo sviluppo di questa nuova tecnologia, soprattutto nella prospettiva di un suo arrivo effettivo sul mercato.

Intertrek afferma di aver posto particolare attenzione nell’analisi di questo sistemi di rifornimento per auto elettriche proprio per via della sua importanza per l’intero settore e parla di ben 16,000 ore di test condotte in partnership con le flotte aziendali di Google, Hertz e Duke Energy (fornitore di energia americano).

Nessun problema è stato mai riscontrato, per cui il via libera a questi dispositivi rivolti ai privati è stato dato. Negli USA, quindi, chi possiede uno dei due modelli di auto a trazione completamente elettrica più diffusi, ossia Nissan LEAF e Chevrolet Volt, potrà dotarsi di ricarica wireless domestica spendendo 3,000 dollari, prezzo senz’altro accessibile.

Questo mentre in Europa ancora si aspetta che le auto elettriche vengano seriamente proposte al pubblico, sempre che non viviate in Norvegia o Gran Bretagna.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Intertrek via AutoblogGreen, Evatran PluglessPower via Facebook