Rinspeed XchangE, la guida autonoma del futuro ha le forme di una Tesla Model S

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Rinspeed Xchange

rinspeed-presenta-il-futuro-della-guida-autonoma-xc_52_dwn_51_2014_hresPiù che un’auto, un salotto: volendo anche un cinema, un hub multimediale o un ufficio. La XchangE, prototipo che la società svizzera Rinspeed presenterà al pubblico al prossimo Salone di Ginevra 2014, era già stato largamente anticipato ma adesso vengono svelati ulteriori dettagli sulle tecnologie ospitate a bordo e sulla sua forma.

Si sa infatti che questo campionario di avanguardia elvetica si baserà su di una Tesla Model S, scegliendo quindi come punto di partenza uno dei modelli più avveniristici già presenti sul mercato.

La berlina elettrica “evoluta” da Rinspeed è stata progettata da 4erC ed è stata assemblata ad Esoro, mentre al suo interno si troverà la créme della ricerca industriale europea.

In breve (una recensione del concetto di auto promosso da Rinspeed e delle sue caratteristiche lo trovate a questo link) viaggiare sulla XchangE dovrà essere molto più simile allo stare su dio un aereo che non in una macchina.

Il volante è svincolato dalla sua posizione grazie alla tecnologia steer-by-wire mutuata dall’aeronautica e può così essere spostato lungo la plancia, che a sua volta è percorsa da un display a fascia che visualizza informazioni di ogni genere.

Spostare il volante mentre l’auto si guida da sola è funzionale a spostare anche i sedili, concepiti come vere e proprie poltrone che si possono ruotare per lasciare gli occupanti liberi di parlarsi guardandosi in faccia: se poi ci si rivolge spalle al senso di marcia, si può guardare un film sullo schermo da 32 pollici posizionato posteriormente.

Sempre connessa ad internet e ovviamente con tecnologia LTE, l’auto integra tablet personali per i passeggeri e la possibilità di servire da ufficio senza avere nulla da invidiare ad una postazione di lavoro stanziale.

In questo progetto sono coinvolti una pletora di nomi, per un melting pot di conoscenze provenienti da settori diversissimi tra loro. Si va dal produttore di protesi medicali per le sedute mobili (Otto Bock Mobility Solutions) alla collaborazione con Georg Fischer Automotive per il design della plancia di comando e della colonna delo sterzo in materiale ultraleggero. La Swabian Company Paravan si è occupata del sistema steer by wire, proprio dell’aviazione moderna, mentre c’è Deutsche Telekom dietro al sistema di connessione ad alta velocità su cui poggiano i software di bordo: infotainment e servizi di Cloud computing sono altrettanto importanti e provengono dal know how dello specialista Harman, completando una piattaforma, ancora firmata dal gestore delle telecomunicazioni tedesco, denominata “Business-to-Car”.

Per i software della XchangE è stato scelto esclusivamente linguaggio HTML5 per garantire gli standard anti hackeraggio più elevati possibili. L’auto è infatti controllata quasi esclusivamente per via elettronica e tutte le informazioni di bordo, compreso il riconoscimento del proprietario tramite tecnologia RFID di Linde Material Handling (costruttrice di veicoli industriali), passa attraverso la connessione LTE ed il cloud.

Questa struttura di costante rilevamento e comunicazione dei dati è stata pensata per rendere la Rinspeed XchangE predisposta all’utilizzo in flotte, necessariamente bisognose di un alto livello di gestione e controllo.

Sono poi coinvolte industrie chimiche (come Evonik Industries) nello sviluppo dei pannelli in Plexiglas con proprietà riflettenti particolari, società specializzate nell’illuminazione a LED (Weidmann Plastics Technology), studi di design per l’interno dell’abitacolo e persino firme tessili per i materiali naturali impiegati.

L’elenco sarebbe davvero lungo ma è sufficiente un accenno alla multidisciplinarietà cui è ricorsa Rinspeed per disegnare e realizzare questa auto, nella quale la guida autonoma sembra pian piano passare in secondo piano, per far crescere la curiosità nei suoi confronti.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Rinspeed