Risparmiare con l’auto elettrica: studio esamina i costi di gestione

Uno studio dell’ Electric Power Research Institute dimostra che, in confronto ad un veicolo ibrido o convenzionale, un’auto elettrica vale la spesa iniziale
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Nissan Leaf
Nissan Leaf - photo credit: Nemo's great uncle via photopin cc
Nissan Leaf
Nissan Leaf – photo credit: Nemo’s great uncle via photopin cc

Quanto si può risparmiare con l’auto elettrica? Per verificare se sia un’alternativa conveniente alle cugine ibride ed alle “nemiche” endotermiche, l’EPRI (Electric Power Research Institute) californiano ha condotto uno studio sui costi di gestione di questi veicoli, prendendo come punti di riferimento la Nissan Leaf e la Chevrolet Volt, modelli più affermati globalmente.

La ricerca che indaga il risparmio derivato dal ciclo di vita dell’auto elettrica non si ferma quindi soltanto al confronto fra i prezzi al momento dell’acquisto, al momento sempre sfavorevoli ai modelli elettrici: esamina bensì i consumi sul medio termine, cercando di stimare l’effettivo valore di un veicolo elettrico in rapporto all’utilizzo che se ne fa.

EPRI, basandosi sul costo della benzina negli USA di giugno 2013, sui consumi medi di Leaf e Volt e su differenti target di utilizzatori, ha tratto una serie di conclusioni generali sulla convenienza del possedere un’auto elettrica.

In particolare si è posta una domanda: in confronto ad un veicolo ibrido o convenzionale, un’auto elettrica vale la spesa iniziale?

La chiave di lettura introdotta da EPRI per capire se si possa risparmiare con l’auto elettrica consta del considerare le esigenze di guida e la disponibilità all’adattamento dei guidatori nei confronti delle diverse vetture. Ciò che infatti rende sostanzialmente incomparabili alle auto convenzionali i veicoli elettrici sono i limiti che questi impongono, inadatti per determinati usi ma addirittura benefici nei contesti appropriati.

Tirando le somme, sono tre i punti notevoli della ricerca, che considera uno scenario nel quale la ricarica del veicolo è sempre domestica, essendo le reti pubbliche troppo discontinue sul territorio per prenderle come riferimento.

 

Gli incentivi fanno la differenza

Al primo punto risulta che, laddove gli incentivi statali esistono (negli USA si parla di $7,000 di credito fiscale cui si sommano, in alcuni Stati, ulteriori 6,000 dollari di incentivo locale), il prezzo d’acquisto non inficia la convenienza di un EV.

Poiché sul ciclo di vita sia mensile che annuo le auto elettriche rimangono entro il 10% del costo d’esercizio di un equivalente ibrido o convenzionale, il prezzo d’acquisto è bilanciato, lasciando la scelta di compiere l’acquisto più a valutazioni personali che non di ordine finanziario. Fra queste, la corretta stima del proprio utilizzo dell’auto: chi predilige lunghi spostamenti e guida sportiva o avventure off-road forse dovrebbe ancora guardare altrove.

 

La Nissan Leaf in media conviene sempre: basta avere le idee chiare

Quanto nota l’EPRI riguardo alla Leaf, rappresentativa delle elettriche pure, è che la vera differenza è fatta dalla capacità del guidatore di adattarsi al range di 180 km per carica: per alcune persone corrisponde facilmente alle proprie esigenze, per altre no. Una Volt, alla peggio, può sfruttare il range extender termico quando si esaurisce l’autonomia della batteria, venendo incontro a chi percorre frequentemente più di 150 km.

Tuttavia coloro che vivono in città o fanno il pendolare in un raggio di 60-70 km possono risparmiare con l’auto elettrica: fra acquisto e costo di mantenimento infimo il guadagno è significativo. Per esempio, durante il periodo di ammortamento, una Leaf americana fa risparmiare fino a 11,000 dollari (8,185 euro) all’anno al suo proprietario. A patto che non ci si faccia dei rally, è chiaro.

 

Il vero paragone va fatto sul prezzo delle auto convenzionali

Il prezzo della benzina e le sue oscillazioni variano la convenienza relativa di un’auto elettrica ma ciò che rappresenta il vero termine di paragone sono i veicoli tradizionali: la benzina può influire sulla rapidità con la quale si rientra della spesa iniziale ma influisce poi poco sulla valutazione del costo mensile del possesso di un veicolo elettrico.

 

Lo studio entra naturalmente nel dettaglio di ognuna di queste affermazioni, alle quali si potrebbe aggiungere di considerare le agevolazioni italiane sul prezzo dell’assicurazione e del bollo auto, come anche dei costi di manutenzione meccanica (per dirne una, non avete l’olio da cambiare). Ciò che in generale si evidenzia è che, se la scelta soddisfa effettivamente le proprie esigenze, un’auto elettrica è davvero più conveninete di una convenzionale e di una ibrida.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: EPRI