Seoul, partnership con BMW, GM, Renault e Kia per incoraggiare i cittadini verso l’auto elettrica

4397
photo credit: Ars Gratia Iyngis via photopin cc
photo credit: Ars Gratia Iyngis via photopin cc
photo credit: Ars Gratia Iyngis via photopin cc

La capitale della Corea del Sud, Seoul, con una popolazione di poco inferiore ai 10 milioni di abitanti ed un traffico record, ha stretto un accordo con BMW, General Motors, Kia e Renault Samsung per spingere quanto più possibile l’adozione di auto elettriche.

Nel suo “2014 Civilian Supply of Electric Cars Program”, Seoul ha pianificato uno schema di incentivi pari a 20 milioni di won ($18,425) per tutti quei residenti intenzionati ad acquistare un veicolo elettrico di una delle case sopra citate.

Per le aziende scatta un ulteriore contributo di 7 milioni di won ($6,400) per l’installazione di colonnine di ricarica nei propri parcheggi.

Il voluminoso piano di incentivi pro auto elettriche è dovuto al lento ritmo di crescita del loro mercato in Corea, da un lato afflitta da problemi di smog e dall’altro interessata direttamente all’e-mobility con le sue industrie automobilistiche Kia e Hyundai (cui si somma la controllata francese Renault Samsung).

Ad onore del vero va detto che in Corea del Sud le auto elettriche devono combattere contro un forte limite loro imposto da una legislazione probabilmente concepita per il mercato dei veicoli a batteria di qualche anno fa, che consiste nel divieto per i mezzi a motorizzazione elettrica di percorrere tutte quelle strade nelle quali il limite di velocità sia superiore ai 60 km/h.

La ragione risiederebbe nei diversi standard di sicurezza che i veicoli elettrici (probabilmente senza distinzioni tra “auto” e “quadricicli”) e quelli endotermici garantiscono in caso di incidente.

Nella sola Seoul questo rende impraticabili oltre 300 km di cinture autostradali e superstrade, mettendo un serio freno alla mobilità elettrica in una città che conta un parco mezzi circolante di 20 milioni di unità.

Naturalmente i costruttori di auto stanno premendo per la rimozione di questo assurdo divieto per quel che riguarda le automobili: intanto, BMW si sta impegnando a costruire un pacchetto da 120 stazioni di ricarica nei principali centri di interesse di Seoul, offrendo al contempo ulteriori incentivi ai clienti BMWi.

C’è da dire che, senza incentivi, acquistare una i3 in Corea del Sud costa l’equivalente di 52,933 dollari che scendono a $34,480 una volta “scontati”.

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Cnet