Studio inglese esamina la svalutazione delle auto elettriche di prima generazione

Dopo 3 anni le primissime auto elettriche entrate sul mercato UK avrebbero perso valore più che gli altri veicoli secondo CAP Automotive
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svalutazione auto
photo credit: Thomas Hawk via photopin cc
svalutazione auto
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Gli analisti inglesi di CAP Automotive hanno condotto uno studio sulla svalutazione delle auto elettriche disponibili sul mercato inglese tre anni fa: il periodo considerato è appunto di 3 anni, quello cioè nel quale un veicolo mantiene circa il 30-40% del suo valore iniziale.

Tuttavia le auto elettriche analizzate dall’indagine britannica hanno subito una svalutazione maggiore, riuscendo a conservare uno scarso 20% di quanto erano state pagate: in un confronto fra diesel ed ibrido, il primo rimane su un 44.7% medio ed il secondo su un 43.6%. La conclusione di CAP Automotive è quindi che l’auto elettrica in pochi anni perda molto del suo valore.

È un po’ difficile però ritenere questi come giudizi generalizzabili per via del panorama mutevole della mobilità elettrica: intanto, come fanno notare sul The Telegraph, lo studio non tiene conto dei forti incentivi dati dal governo inglese al momento dell’acquisto di un veicolo elettrico, tre anni addietro come oggi, pari a 5,000 sterline. Tantomeno sono considerate nelle valutazioni di CAP Automotive le esenzioni dal pagamento dei parcheggi e dal London Congestion Charge, che prevede un canone quotidiano di £10 (€12.13): tutte agevolazioni economiche che in tre anni si fanno sentire.

Inoltre, la ricerca ha preso in esame quelle auto che erano disponibili tre anni fa per gli Inglesi, vale a dire la G-Whiz (minicar dell’indiana Mahindra Reva), le primissime Nissan Leaf e Mitsubishi i-MiEV e giusto qualche Tesla Roadster, ben altra cosa rispetto alle attuali Leaf di ultima generazione, Renault Zoe o Tesla Model S.

Chiaramente le prestazioni erano inferiori e soprattutto era inesistente, o quasi, la considerazione che avevano le persone delle auto elettriche: dati, questi, molto cambiati da allora e significativamente influenti sulla svalutazione dei veicoli.

A dimostrazione di ciò, nella stessa ricerca la Toyota Prius mantiene invece il suo valore medio del 45.3% (più alto dei diesel citati inizialmente) su tutti e tre gli anni: le ragioni constano della qualità della vettura e della sua longevità sul mercato, visto che tre anni fa la gamma Prius contava già almeno 7 anni dal suo lancio.

La ricerca di CAP Automotive penso si possa equiparare ad una fotografia del valore del mercato automobilistico elettrico inglese degli albori: sarà più significativo osservare fra tre anni le svalutazioni dei modelli entrati sul mercato oggi, quando cioè auto come la Nissan Leaf avrà per esempio 5 anni di anzianità sul mercato e almeno 4 rinnovamenti alle spalle.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: EvWorld