Toyota i-Road, presto nel car sharing di Grenoble

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140303_i-Road_6SRicordate il curioso e, già a prima vista, spassoso i-Road portato da Toyota nei Saloni Internazionali l’anno scorso? Bene, nel giro di qualche mese i più curiosi potranno togliersi la soddisfazione di vederlo e provarlo senza volare sino in Giappone.

Là, infatti, il tre ruote elettrico che piega come fosse una moto è già in servizio nel progetto di mobilità avanzata Ha:mo, nemmeno a dirlo organizzato nella città quartier generale del colosso giapponese, Toyota City, vero e proprio laboratorio vivente per le innovazioni nei trasporti.

C’è però un’altra città eletta per integrare nella propria flotta di car sharing a zero emissioni il divertente (e funzionale) veicolo Toyota, questa volta in Europa e per la precisione in Francia.

Si tratta di Grenoble, protagonista di un piano dedicato allo studio di una mobilità a basso impatto dedicata all’ultimo miglio in accordo proprio con la casa automobilistica nipponica: l’i-Road arriverà entro la fine del 2014 anche qui, probabilmente nel giro di un paio di mesi.

Toyota, che sulle automobili ha una politica che vede l’elettrico declinato solo nelle architetture ibride o a fuel cells ad idrogeno, non disdegna gli EV puri per quel che riguarda la mobilità personale.

L’i-Road, che certo farebbe gola a molti fra quanti non si sentono centauri al 100%, troverà così posto in vari progetti di mobilità condivisa, sfruttati evidentemente anche per studiare il gradimento della gente nei confronti del veicolo e, chissà, formare una potenziale base per un futuro mercato rivolto a questo singolare tre ruote.

In Europa saranno così i cittadini di Grenoble, una delle città più avanzate dal punto di vista della sperimentazione in materia di trasporti puliti condivisi della Francia, a poterlo usare per primi: in generale, la nazione transalpina si sta dimostrando terreno fertile per la mobilità elettrica, il cui mercato è ragguardevole, se paragonato a quello italiano, e dove diverse municipalità supportano progetti pilota, come il Sunmoov’ di Lione.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Toyota