Toyota, la Cina potrebbe convincerla a produrre auto 100% elettriche

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photo credit: Toyota RAV4 EV Test Drive via photopin (license)
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Il colosso automobilistico giapponese Toyota ha ribadito più volte quale sia il suo credo in merito alla sostenibilità dei trasporti, vale a dire un mix di propulsione ibrida e, in futuro, ad idrogeno. Un elemento esterno potrebbe però inserirsi nei piani della Casa e far sterzare parte delle sue strategie commerciali sulla trazione elettrica al 100%.

Tale fattore ha un nome ben preciso: Cina. Infatti il Paese asiatico ha avviato negli ultimi anni una politica di incentivi pro auto elettrica molto forte, arrivando a favorire l’immatricolazione di nuovi veicoli – limitata per questioni di inquinamento – proprio nel caso in cui si tratti di mezzi elettrici.

La prossima mossa potrebbe essere la richiesta esplicita ai produttori automobilistici di offrire una certa percentuale della propria gamma con motorizzazione a zero emissioni, come si vede fare da anni ad esempio in California.

A fronte di questa prospettiva, Toyota si starebbe accingendo a lanciare sul mercato cinese due Marchi dedicati alla commercializzazione di modelli elettrici: lo starebbe facendo in collaborazione con i partner sul territorio Guangzhou Automobile Group e FAW Group, con i nomi di Leahead e Ranz.

La decisione deriva chiaramente dalla necessità di restare in contatto con il mercato automobilistico cinese, che sta divenendo per sempre più produttori internazionali il bacino più importante per il volume di vendite.

Paradossalmente, la Cina potrebbe essere l’unico Paese a vedere delle Toyota full electric, specialmente dopo il ritiro da parte della Casa giapponese del RAV4 EV, versione con la spina del più distribuito RAV4, dai pochi, selezionati, mercati statunitensi (California su tutti) in cui era presente.

Nel resto del mondo la sola Toyota elettrificata a rimanere commercializzata su vasta scala è la versione ibrida plug-in della Prius, mentre la Mirai, prima berlina a fuel cells, è la predestinata a dominare il futuro della razione alternativa secondo il disegno più generale dei Giapponesi.

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: GreenCarReports