Un piano strutturale per la ricarica dei veicoli elettrici in Giappone

Toyota, Nissan, Honda e Mitsubishi co-finanzieranno l’infrastruttura
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Stazioni di ricarica giapponesi
Stazioni di ricarica giapponesi - photo credit: Motovique via photopin cc
Stazioni di ricarica giapponesi
Stazioni di ricarica giapponesi – photo credit: Motovique via photopin cc

Dopo l’accordo con il governo giapponese per la costruzione di una rete di ricarica per veicoli elettrici nel Paese che sia finalmente capillare, adesso le quattro sorelle dell’auto nipponica – Toyota, Nissan, Mitsubishi e Honda – rendono noti i criteri di finanziamento per gli installatori delle stazioni di ricarica e gli obiettivi-chiave cui dovranno attenersi.

Ne risulta un quadro programmatico per la realizzazione di una rete di ricarica dei veicoli elettrici nella nazione che potrebbe essere d’esempio a molti.

Dal punto di vista economico Toyota, Nissan, Mitsubishi e Honda sosterranno gli sforzi degli installatori coprendo quella parte di spese non assolta dai contributi statali NEV (Next-generation Electric Vehicle) in modo da permettere la realizzazione di un numero elevato di punti di ricarica.

I finanziamenti sono ripartiti tra caricatori standard e rapidi, con differenti contribuzioni per i costi di installazione e di verifica iniziali (dai 400,000 al 1,700,000 yen/caricatore) e per i costi di manutenzione.

Oltremodo interessanti i criteri di dislocazione, a proposito dei quali Toyota ha recentemente lanciato un piano di test in proprio per studiare le ubicazioni ed i sistemi di pagamento migliori.

L’utilità pubblica prima di tutto: le aziende che vorranno installare le colonnine dovranno attenersi agli schemi redatti dalle autorità regionali, nei quali autostrade, strutture turistiche con afflusso annuo di visitatori superiore alle 400,000 persone, centri commerciali, uffici postali, aeroporti e porti (dove operino linee di traghetti) sono privilegiati.

Inoltre le quattro Case automobilistiche costituiranno entro la primavera 2014 una struttura di management che gestirà il servizio di ricarica sulla base di un canone di abbonamento: sia l’industria dell’auto che il governo giapponesi sono fortemente interessate a far crescere l’uso dei veicoli elettrici e per questo intendono gettare le basi necessarie per l’adozione di questa forma di mobilità su larga scala.

Fra le immagini trovate i requisiti ed i criteri di partecipazione al piano di finanziamento per l’installazione della rete di ricarica giapponese. Chissà che anche qui non si tragga ispirazione da questo ennesimo esempio.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Nissan Italia

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