Un prototipo elettrico per gli scienziati impegnati nell’Antartico

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Antarctica_2Ha superato i primi test drive sulle Alpi innevate meritandosi l’appellativo di “più semplice veicolo da guidare con un joystick” ma la sua importanza va ben oltre: il prototipo sviluppato da Venturi Automobiles potrebbe infatti risolvere uno dei principali problemi che i ricercatori impegnati nell’Antartico si trovano ad affrontare.

Perché un veicolo elettrico per affrontare i geli e le nevicate dei Poli? La risposta sta nel rischio di contaminazione che qualsiasi altro sistema propulsivo porta con sé per l’ambiente circostante, il che obbliga scienziati e ricercatori a lasciare ogni mezzo di trasporto (piedi e sci esclusi) ad almeno una decina di km dai siti nei quali prelevano campioni da analizzare.

È infatti sufficiente una sola molecola inquinata per corrompere l’esito di una ricerca ed è per questo che Venturi Automobiles ha ricevuto dai ricercatori francesi la missione di progettare un veicolo in grado di trasportarli sin nelle terre più incontaminate del pianeta senza rischi.

Il team di progettazione monegasco ha così studiato un cingolato a propulsione elettrica, volendo in grado di montare anche ruote normali, pilotabile in modo abbastanza intuitivo da non richiedere una formazione specifica ed in grado di reggere alle condizioni meteo avverse delle latitudini antartiche.

Non ha ancora un nome ma ha già fatto la sua prima uscita sulle nevi delle Alpi: i test drive sono stati mirati a comprendere l’effettiva manovrabilità del mezzo, che può compiere evoluzioni a 360 gradi ed affrontare dislivelli notevoli grazie ad un solo joystick.

Inoltre, Venturi Automobiles ha messo alla prova la tenuta delle batterie ed i circuiti di ricarica ben al di sotto dello zero termico: i requisiti da soddisfare parlano infatti di almeno 20 km di autonomia in zone dove la colonnina di mercurio scende abitualmente intorno ai meno 40 gradi sotto zero.

Il prototipo elettrico – lungo 3 metri, largo 2.3 m ed alto 1.8 m – ha per il momento dimostrato di poter affrontare pendenze del 40% in presenza di neve e di avere una velocità, con cingoli sul manto nevoso, di 25 km/h, in grado di aumentare fino a 45 km/h se viaggia invece su ruote.

L’obiettivo é adesso la conferma di queste caratteristiche anche nel più rigido clima antartico, dove l’Istituto Polare Francese di ricerca (IPEV) è intenzionato a servirsene.

Riadattabile anche con differenti telai, il prototipo elettrico potrebbe trovare impiego anche per scopi civili e turistici, naturalmente in contesti di alta montagna.

 

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Venturi Automobiles