Una Harley Davidson elettrica? Perché no…

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photo credit: atmtx via photopin cc
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Attenzione, questa notizia non è adatta ai centauri, ai fanatici dei pistoni ed alla maggior parte dei metallari appassionati di whisky: una Harley Davidson elettrica potrebbe rappresentare una minaccia per tutto ciò in cui hanno fino ad oggi creduto.

In effetti suona quasi un’idea politicamente scorretta che il simbolo stesso del rombo motociclistico, il mito su due ruote più imitato in tutto il pianeta, possa coniugarsi con un silenzioso e non inquinante propulsore elettrico.

Eppure sembra che sia qualcosa di più che una semplice boutade se è stato lo stesso COO del Marchio a stelle e strisce, Matthew Levatich, a parlarne così: «Mi sono delle volte domandato…se mai potrebbe esserci una Harley elettrica. La gente dirà “Diavolo, no!”. Ma perché no: i nostri ingegneri sono intrigati dall’idea di come potrebbe apparire, che suono potrebbe avere e che sensazioni potrebbe dare una Harley elettrica. Dovrebbe essere viscerale, emozionante: dovrebbe essere sensuale» per poi concludere con un eloquente «Ed io credo che il modo di farla esista e che debba essere maledettamente eccitante».

Metteteci che Levatich ha pronunciato queste parole in occasione della festa per i 110 anni della H-D ed il colpo al cuore degli integerrimi fan della motocicletta americana per eccellenza (quelli che ritengono il motore da 883cc troppo silenzioso ed optano per qualche centimetro cubo in più, per intenderci) è inferto a regola d’arte.

Attenzione, però (per la seconda volta): quello che Harley Davidson potrebbe cercare di fare sarebbe un’impresa storica, qualora riuscisse. Il suo COO ha infatti lasciato intendere che la fantomatica Harley elettrica non sarebbe la moto per la sorellina minore o per la mamma del centauro, nossignore.

Harley pensa all’elettrico come una fottuta (perdonatemelo) tentazione dei sensi, qualcosa di magnetico, di hard rock: molto più Black Sabbath che Simon&Garfunkel. Vuole trasformare il silenzio dell’elettrico in qualcosa di cool, un suono nuovo e altrettanto fiero.

Ed H-D potrebbe aprirsi le porte di nuovi mercati, magari quello di un’Europa più attenta alle emissioni o di un’Asia assediata dallo smog, e di nuove fasce di utenti: potrebbe nascere un nuovo Harleista, molto più high tech e per nulla rammollito.

Tornando con i piedi per terra, per il momento, sono solo speculazioni. Ma attenti ancora un’ultima volta (e siamo a tre): se c’è chi dice che i miti siano fatti per essere abbattuti, io, al contrario, penso che i veri miti siano quei pochi capaci di mantenere la propria anima pur rinnovandosi al passo con i tempi.

Ed Harley Davidson ha le carte in regola. Oh yea!

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: Gizmag

 

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