Veicoli elettrici per l’Esercito degli Stati Uniti d’America

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Credits: U.S. Air Force photo by Airman 1st Class Erin O'Shea (http://www.defense.gov/PhotoEssays/photoessays.aspx#)
Credits: U.S. Air Force photo by Airman 1st Class Erin O’Shea (http://www.defense.gov/PhotoEssays/photoessays.aspx#)

Che negli USA l’attenzione per le energie alternative sia alta è cosa abbastanza nota da trapelare in mezzo alle pieghe dell’informazione globale fin da noi: una delle ultime testimonianze di questo interesse viene dalle Forze Armate statunitensi.

Nell’ultimo anno sono più volte comparsi nel web articoli che parlavano di ricerche nella direzione dell’impiego di energia elettrica nella trazione dei veicoli destinati all’esercito più famoso del mondo occidentale; ora, sulle pagine dell’organo d’informazione ufficiale del Dipartimento della Difesa americano si legge chiaramente dell’intento di sostituire l’intera flotta di veicoli militari non da combattimento in mezzi a motorizzazione elettrica.

Quali gli sproni per una decisione del genere che potrebbe anche apparire bizzarra a chi non frequenta l’ambiente della mobilità elettrica?

Essenzialmente tre: malgrado sia difficile immaginarsi che un’ondata di spirito ambientalista si stia imponendo ai vertici delle Forze Armate americane, il problema delle emissioni inquinanti è uno dei leitmotiv dell’amministrazione Obama. Anche le alte sfere, infatti, hanno dovuto fare propri quelli che erano bollati come slogan no global sino a poco tempo fa: la sostenibilità ambientale di molte aree è sull’orlo del collasso e, conseguenza ignorata come fosse lungi dal prospettarsi, anche in un passato recente, le conseguenze fisiche dei rovesci climatici stanno avendo un impatto devastante sulle economie locali.

Quindi l’Esercito Americano comincerà a fare parte di un piano più generale di rientro all’interno di parametri più contenuti per le emissioni di CO2, NOx e particolato.

Al secondo posto possiamo sicuramente enunciare un’altra esigenza: tagliare i costi di mantenimento del gigantesco apparato militare americano, scopo per il quale i veicoli elettrici sono particolarmente adatti sul lungo termine.

Infine quello che si potrebbe definire il vero motivo trainante dell’operazione: la prospettiva d’impiego di questo genere di veicoli come scorte mobili di energia elettrica, concentrabili, all’uso, ove occorra.

Nell’articolo dell’American Forces Press Service, firmato Nick Simeone ed apparso tra le news del sito della Difesa, si leggono le parole dell’Assistente Speciale dell’assistente al Segretario dell’Air Force per le installazioni, l’ambiente e la logistica, Camron Gorguinpour, definire i termini d’intervento dell’operazione.

Nell’arco del prossimo anno l’obiettivo è dotarsi di 500 veicoli circa da distribuire in sei differenti siti militari: tutti veicoli elettrici, versioni elettrificate di modelli prodotti in serie dal valore commerciale compreso tra i 30.000 ed i 100.000 dollari.

È lo stesso Assistente Speciale a dichiarare come sia risultata una scelta più sostenibile anche per l’esercito affidarsi all’elettrico per ridurre i costi. La lepre nella “corsa all’elettrico” sarà proprio l’Aviazione che, con la base della Los Angeles Air Force, sarà la prima a rimpiazzare qualsiasi tipo di automezzo, dalle berline ai pullman, con i nuovi a zero emissioni.

Ma quello che davvero attira le Forze Armate americane è la capacità di gestione dell’energia che una flotta di EV offre: “Ci metterebbe in grado di fornire energia su richiesta – afferma Gorguinpour – e radunando un certo numero di automezzi se ne ha a disposizione una significativa quantità”.

Una possibilità d’utilizzo, questa, particolarmente conveniente per sopperire a situazioni di stress critico delle reti di fornitura elettrica in caso di calamità naturali o eccezionali picchi di consumo.

Oltre alla costituzione di una flotta elettrica di autoveicoli è in programma anche la costruzione di una rete di stazioni di ricarica che serva una trentina di installazioni militari sul territorio americano; lo stanziamento previsto dal Dipartimento della Difesa ammonta a 20 milioni di dollari.

E se si muove verso la mobilità elettrica anche l’esercito degli Stati Uniti c’è di che essere sicuri che si siano fatti bene i conti in tasca.

 

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