Vi si addice più la dolcezza o una sobria regalità? L’e-scooter secondo Kimko

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Ora potete scegliere tra le proporzioni regali di Queen o tra la freschezza giocosa di Candy: ma sempre di E-Scooter si tratta e sono la novità nell’ecomobilità della taiwanese Kimko. Caratteristiche diverse per target diversi, sono stati presentati e certamente sbarcheranno in un futuro prossimo sui mercati, sebbene i prezzi siano ancora mistero.

Ma il biglietto da visita parla chiaro, tutto sarebbe pronto per questi due nuovi e-scooter dai fanali a mandorla.

Queen è il più generoso nella taglia e si colloca al top della gamma: il nome completo è Queen 3.0 EV, che sta ad identificarne il lignaggio motoristico. Tre-punto-zero come 3 sono i kW di potenza del motore sincrono a magneti permanenti, da 70 Ah e 4.8 Nm; 17 Nm di coppia per un propulsore che spinge un veicolo da quasi 85 kg in grado di percorrere, al minimo dichiarato, 60 km considerando una velocità media di 30 km/h.

Le batterie sono agli ioni di litio, caratterizzate da una capacità di 58v / 20 Ah.

Dicevamo il più “regale” nelle dimensioni: la lunghezza misura 1840 mm, la larghezza 730 mm e l’altezza 1057 mm; i pneumatici montati hanno misure 90/90-12 sia anteriormente che posteriormente.

Più contenuto invece è Candy, modello certamente filante nel design e maneggevole per peso e proporzioni: è però meno potente, con 2 kW soli ed un ridimensionamento a 60 Ah rispetto a Queen; invece sempre 17 Nm di coppia per un motore identico per tipo al precedente. Con batteria da 50v / 20 Ah, percorre 57 km alla medesima media di trenta orari usata per calcolare le prestazioni di Queen.

Le ruote sono più esili, 90/90-10, e le dimensioni pure: 1840 / 640 / 1030 corrispondono a lunghezza, larghezza ed altezza in millimetri. Pesa anche quasi dieci chili meno del collega.

Alcune delle caratteristiche salienti intuibili dalle brochure sono concentrate sulle prestazioni dei motori: l’erogazione della potenza, in particolare della coppia a disposizione, è garantita come esente da sbalzi e costante. Un grafico la rappresenta con una linea dall’andamento morbido, proporzionale alla corrente del motore rappresentata tramite una sinusoidale; i tradizionali motori elettrici comparati dimostrano invece una schematizzazione trapezoidale della stessa. Questa fluidità dovrebbe quindi rispecchiarsi nella guidabilità del mezzo.

Altra peculiarità, per quanto riguarda Candy, è l’estraibilità della batteria: è sicuramente un punto di forza in quanto, come già detto in altri nostri articoli, svincola da tutti i problemi logistici ed economici legati alle infrastrutture di ricarica private e, a volte, anche pubbliche.

Dalle presentazioni fatte dalla casa madre, mancherebbe solo il lancio sul mercato ma probabilmente un’ultima fase di test dovrà accompagnare i due e-scooter di Kimko sino al traguardo finale: a quel punto, un’indicazione di prezzo ci farà capire dove questi due modelli potranno collocarsi in un mercato sempre più ricco di alternative.

 

 

Andrea Lombardo