Volkswagen fa debuttare la Golf Sportwagen HiMotion Hydrogen Fuel Cell al Los Angeles Auto Show 2014

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golf_sportwagen_hymotion_editQuello di Los Angeles è l’autosalone del futuro: mai come quest’anno tengono banco infatti le auto a fuel cells ad idrogeno, firmate anche da Marchi delle quattro ruote sinora apparentemente rimasti alla finestra. Toyota è l’apripista indiscussa con la Mirai, prima vettura ad H2 di serie, ma fa notizia l’ingresso nell’agone di Volkswagen con la tecnologia HyMotion Fuel Cells.

Quello losangelino è senza dubbio il salone giusto in cui mostrare questo tipo di proposte, data la propensione dello Stato americano per l’innovazione nei trasporti (non a caso è l’unico in cui si concentra la scarna infrastruttura di rifornimento per l’idrogeno degli USA) e Volkswagen ne approfitta per estrarre il classico coniglio dal cilindro.

La Golf SportWagen HyMotion è basata, come tutta la famiglia Golf, sulla piattaforma modulare MQB (Modular Trasverse Matrix) che permette al Gruppo di Volfsburg di montarvi qualsiasi motorizzazione senza particolari ripercussioni in sede produttiva: la Golf è attualmente l’unico modello oggi offerto a benzina, diesel, 100% elettrico, gas naturale, ed ibrida plug-in.

La versione a fuel cells dovrà ancora aspettare per vedere il mercato ma Volkswagen potrebbe reagire all’andamento del mercato dopo l’arrivo dei primi modelli di serie asiatici.

Intanto, la Golf Sportwagen HiMotion si è presentata con un range di 500 km di autonomia e prestazioni allineate con quelle della sorella e-Golf a batterie.

L’alimentazione della vettura è data dall’idrogeno immagazzinabile, a 700 bar di pressione, in quattro bombole di quarta generazione custodite in un alloggiamento in fibra di carbonio al di sotto del pianale.

La spaziosità del veicolo è minimamente intaccata e l’autonomia percorribile è paragonabile a quella di un’auto tradizionale.

Il motore eroga 85 kW di potenza ed occupa, assieme al turbocompressore ed al sistema elettronico di controllo della potenza lo spazio sotto al cofano della Golf HyMotion, mentre la maggior parte delle componenti elettroniche sono nascoste nel tunnel centrale che attraversa il pianale dell’auto; infine, la piccola batteria al litio che raccoglie l’energia recuperata dalle frenate è posizionata sopra le sospensioni posteriori.

Volkswagen ha rivelato di essere al lavoro sulle fuel cells già da tempo, avendo mantenuto sotto traccia i test condotti con una flotta di Passat HyMotion proprio per le strade californiane.

La Volkswagen Golf Sportwagen HyMotion Fuel Cells, come detto, non entrerà nei listini nei prossimi mesi ma lancia un segnale chiaro a Toyota, Honda e Hyundai, pioniere nella produzione di auto a idrogeno: i Tedeschi, ancora una volta, non si faranno cogliere impreparati qualora un mercato per l’idrogeno dovesse nascere.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: TransportEvolved