A caccia di record a 82 anni: Don Garlitz ci riprova col suo dragster elettrico

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Don Garlits posa assieme al Quest electric dragster - Credit: Quest for 200 mhp on Facebook
Don Garlits posa assieme al Quest electric dragster - Credit: Quest for 200 mhp on Facebook
Don Garlits posa assieme al Quest electric dragster – Credit: Lisa Crigar via Quest for 200 mhp on Facebook

Se è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio, Don Garlitz non fa eccezione: chiamato “Big Daddy” dagli Americani, a ben 82 anni suonati vestirà ancora i panni del pilota in cerca di record a bordo di un dragster elettrico dalla potenza semplicemente spaventosa.

Negli USA Don Garlits è un’istituzione delle corse automobilistiche: debuttante nel 1950, Big Daddy ha collezionato un numero impressionante di record di velocità e partecipazioni ai campionati statunitensi, con un palmarés finale che conta 25 vittorie in varie categorie e ben 17 titoli mondiali.

La fissa di questo anziano ed inarrestabile signore sono sempre stati i dragsters (ha un museo in cui li mostra orgogliosamente al pubblico), con i quali è a caccia da un paio d’anni a questa parte di nuovi record in elettrico.

Ora Don Garlits è pronto ad una nuova sfida al volante del “Quest for 200MHP on Batteries Dragster”, vale a dire bissare il superamento delle 200 miglia orarie (321 km/h) entro il 2014, ossia cinquant’anni dopo il primo record ufficiale dell’automobilismo, nemmeno a dirlo, stabilito da lui.

Appositamente per l’anniversario, il Quest Dragster è stato progettato e costruito per essere il primo a trazione elettrica in grado di superare i 320 km/h sul quarto di miglio: la polacca Lawless Industries ha convertito ai cavalli elettrici lo Swamp Rat-37, precedente dragster usato da Big Daddy per le sue scorribande in pista, con la bellezza di 6 motori elettrici fabbricati da General Electric e modificati in modo da provvedere ad una sincronia di funzionamento perfetta.

Con una risposta pari a 200 cavalli di potenza per motore, il Quest dovrebbe bruciare i 300 km/h in una manciata di secondi (quanto serve a coprire ¼ di miglio, più o meno 400 metri), sprigionando complessivamente 1500 kW, traducibili in 2012 cavalli. L’unico limite alla potenza è dato dalle batterie al litio ferro-fosfato, in compenso ricaricabili in appena 5 minuti prima di poter affrontare un nuovo “lancio”.

Una curiosità sta nel costo di questi tentativi, normalmente abbastanza alto per il rapido consumo di carburante: malgrado le batterie del dragster elettrico pesino quasi 230 kg come un motore della categoria “Top Fuel”, il consumo di energia per ognuna delle sessioni da 400 m è pari ad appena 25 centesimi di dollaro.

In primavera inizieranno i test permettere a punto definitivamente il Quest elettrico per le competizioni: in vista c’è un doppio record, quello di velocità per i dragster e quello di longevità al volante per Don Garlits.

 

 

Andrea Lombardo

Fonte: AutoblogGreen

 

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