Ad Indianapolis la ricarica degli EV è gratis ed a pannelli solari: ed entro il 2025 solo auto elettriche per la flotta cittadina

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photo credit: aaron_anderer via photopin cc
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Dopo la California, o, meglio, prima, per essere rigorosi da un punto di vista cronologico, anche altre città e regioni degli Stati Uniti si stanno attrezzando per convertire le proprie flotte cittadine in veicoli elettrici.

Il 2025 comincia a ricordare ai motori a combustione quella che per noi umani ha rappresentato recentemente la famigerata maledizione dei Maya: se tutti rispettassero gli impegni presi, buona parte dei vecchi motori a gasolio e benzina dovrebbe estinguersi.

Ad esempio, questo dovrebbe accadere nella città di Indianapolis: famosa per una delle più importanti competizioni per auto della “vecchia guardia motoristica”, nel dicembre del 2012 ormai passato agli annali, la sua Amministrazione ha avviato un programma di conversione dell’intera flotta cittadina – 500 automezzi – in EV.

Animati da un’enorme spirito di collaborazione con i produttori e le imprese private, gli amministratori locali vogliono rendere i costi delle auto elettriche accessibili e potenziare la rete di ricarica, attualmente ferma a 200 punti di rifornimento pubblici: ma, soprattutto, vogliono lasciarsi alle spalle una spesa annua di 10 milioni di dollari in carburanti vari, non indifferente per il bilancio.

Ed intanto nascono sul territorio anche iniziative private che ben rappresentano l’effetto domino che certe scelte possono innescare: un centro commerciale di Indianapolis, come riportato dal New York Times, lancia un “Plug-in Ecosystem”.

Vale a dire, offre ricarica pubblica gratuita per veicoli elettrici tramite una stazione di rifornimento veloce che compensa in parte il suo consumo di energia con quella prodotta dai pannelli solari che ospita sul tetto: una mega-batteria immagazzina l’elettricità prodotta e dei fast-charger in modo 1 e 2 la mettono a disposizione dell’utenza.

Per la cronaca, il mall, o centro commerciale, in questione è il Clay Terrace, che si trova in un sobborgo di Indianapolis, Carmel: la proprietà del complesso commerciale, la Simon Property Group, ha partecipato alla realizzazione del Plug-in Ecosystem, assieme al fornitore di energia elettrica Duke Energy, Toshiba, Itochu Corporation ed Energy System Network.

L’aspetto tecnicamente interessante risiede nel ripartire l’impatto di un impianto di ricarica da 480 V tra l’energia proveniente dai pannelli e la griglia di distribuzione urbana, in modo da non vessare eccessivamente quest’ultima.

Per il momento magari si tratterà più di un’operazione di immagine che non altro ma dimostra che toccando le leve giuste qualcosa può essere smosso: motivare gli interessi privati a declinarsi coerentemente con le scelte pubbliche è, forse, una delle strade politicamente più perseguibili.

 

[A.L.]