Correre ad alta velocità nel cuore della notte in un centro abitato normalmente sarebbe fonte di pericolo e di grande disturbo per la quiete: chi abita in città lo sa bene. La questione è però in questo caso del tutto ribaltata perché a sfrecciare sono state delle auto 100% elettriche che, in occasione della 19a Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore (l’International Noise Awareness Day, INAD), hanno voluto dimostrare quanto le nuove tecnologie possano migliorare la qualità della vita.
La corsa notturna è stata organizzata da Nissan, che ha schierato 4 Leaf elettriche al nastro di partenza del percorso tracciato nella regione francese della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, facendole viaggiare oltre i limiti di velocità proprio attraversando i centri dei paesi lungo la strada.
In un filmato prodotto da Nissan, si può vedere il monitoraggio del sonno di alcuni soggetti scelti per l’esperimento mentre, alle 4 del mattino, le Leaf scorrazzano sotto alle loro finestre senza produrre alcun brusco risveglio.
Iniziata nel 1995, la celebrazione della Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore è un appuntamento importante che intende portare a conoscenza di tutti le ripercussioni sulla salute di una vita esposta ad alti livelli di inquinamento acustico.
Organizzata dal Center for Hearing and Communication (CHC), essa ha promosso studi per dimostrare come il rumore incida sul fisico e sulla mente provocando danni non soltanto all’udito ma anche alle facoltà mentali ed al sistema cardiovascolare, sfociando in stati ipertensivi.
Secondo il British Medical Bulletin esisterebbe poi una correlazione fra l’esposizione prolungata al rumore ed il rischio di decesso per incidente stradale.
I dati dell’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) d’altronde parlano chiaro: il 13.5% degli europei è esposto ad oltre 55 dB, valore che eccede la soglia di 50 dB considerata dannosa per l’uomo.
Obesità, insonnia e disturbi psichici (quando si raggiungano i 60 dB) sono direttamente dipendenti dal rumore cui si è esposti: purtroppo l’Italia, dopo Regno Unito e Francia, è il Paese europeo in cui vive il maggior numero di persone esposte a livelli di inquinamento acustico fuori dai limiti sia diurni (55 dB) che notturni (40 dB).
In tutto ciò, l’auto elettrica aiuterebbe non poco: nel caso delle Leaf, il motore in funzione non produce più di 21 dB. Anche pensando ad un rumore artificiale (per le velocità inferiori ai 35 km/h al fine di avvertire non vedenti e pedoni), la soglia di fastidio provocata dal traffico diminuirebbe sensibilmente.
Esattamente come per l’inquinamento atmosferico, i veicoli elettrici non sono forse la panacea di tutti i mali ma mettere in discussione che siano un notevole passo avanti è difficile.
Andrea Lombardo
Fonte: Nissan